Il Municipio nella risposta al gruppo LiSA sottolinea la bontà dell'iniziativa, ma lascia intendere che la sede in futuro potrebbe anche essere altrove
Una casa che promuove la cultura dell’usato, dello scambio, delle riparazioni degli oggetti per dar loro seconda vita, diventata al tempo stesso anche un vero e proprio luogo di interazione, di contatto sociale. Tutto questo e molto altro è la ‘Casa dello scambio’, situata nella campagna di Verscio, a due passi dalla sede scolastica delle elementari. Una realtà molto dinamica, ottimamente frequentata dalla cittadinanza, basata sul volontariato. Un'iniziativa, quella delle promotrici e responsabili, che il Municipio di Terre di Pedemonte loda e che spera possa proseguire anche in futuro. Sempre su base di volontariato, si auspica, ma in una sede che potrebbe anche non essere la stessa negli anni a venire. Lo si apprende dalla risposta dell'esecutivo all'interrogazione del gruppo LiSA relativa a questa particolare offerta eco-friendly attiva ufficialmente dal giugno dello scorso anno (ufficiosamente già dalle prime settimane di gennaio...), la cui gestione è curata dal Gruppo riciclo coordinato da Maria Grazia Tognetti.
A detta del Municipio, “il riscontro molto positivo e gli obiettivi di sostenibilità e socializzazione raggiunti portano a ritenere verosimile l'auspicio che il servizio venga mantenuto nel tempo, indipendentemente dal luogo in cui viene ubicato e offerto. Deve però essere chiaro che l'attività è sostenibile dal profilo organizzativo e finanziario solo se gestita su base di volontariato e se vi è interesse costante da parte della popolazione e dell'utenza. Confidiamo che l'entusiasmo e la curiosità iniziale si confermino nel tempo”. Fatta questa premessa, l'Amministrazione fa sapere che è auspicabile possa proseguire nel suo intento ma non necessariamente nell'edificio attuale o nel comparto dov‘è ubicata oggi. C’è infatti di mezzo la progettazione della Scuola dell'infanzia, che lascerà l'entrata del paese di Verscio per essere trasferita nel perimetro delle elementari, in quello che diventerà un piccolo polo scolastico. “Si potrebbe pensare ad altre ubicazioni in relazione ai progetti di risistemazione del comparto pubblico in zona stazione/scuole di Cavigliano oppure nell'attuale Scuola dell'infanzia di Verscio o, ancora, nell'attuale centro di socializzazione di Tegna. Tutto da valutare, insomma, nell'ambito di ristrutturazioni o nuove costruzioni dei prossimi anni. Vari tasselli del capitolo ‘edifici pubblici’ a medio/lungo termine andranno fatti combaciare nella programmazione degli spazi di massima da allestire nella prossima legislatura”.
Per quanto riguarda l'esigenza, segnalata dai firmatari dell'interpellanza, di dotare l'attuale sede di un impianto di riscaldamento (preferibilmente riutilizzabile altrove), l'esecutivo è dell'avviso che la richiesta sia fattibile. Incaricherà l'Ufficio tecnico di questa incombenza. È tuttavia escluso dotare lo stabile di un impianto di riscaldamento di tipo fisso non recuperabile, dal momento che ciò richiederebbe un investimento finanziario consistente. “Migliorando il comfort – conclude l'autorità municipale – si porrebbe una questione di costi che potrebbe anche portare a rivalutare il tema della gratuità degli spazi e, di riflesso, del servizio offerto”.