Locarnese

Per quel palazzo anni Sessanta a Locarno un sussidio cantonale

Il restauro dell'edificio amministrativo dell'Ofima, considerato bene culturale, beneficerà di un contributo pubblico di oltre 1,5 milioni di franchi

I lavori costeranno globalmente 14,5 milioni di franchi
(ti.ch)
8 dicembre 2023
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Il restauro del palazzo amministrativo delle Officine Idroelettriche della Maggia (Ofima), attualmente in corso a Locarno, beneficerà di un sussidio cantonale. Per la ristrutturazione dell'edificio, considerato bene culturale d’interesse cantonale, il Consiglio di Stato ha licenziato il messaggio con la richiesta di un contributo complessivo di 1,53 milioni di franchi.

“La sede amministrativa delle Ofima, progettata e costruita nel 1965 dall'architetto locarnese Paolo Mariotta (1905-1972), costituisce un notevole esempio di architettura moderna del secondo dopoguerra nel Canton Ticino – spiega il governo in una nota ai media –. Il palazzo è costituito da un'elegante composizione di volumi, la cui razionale planimetria degli spazi interni riflette l'ordine modulare delle vetrate. Gli slanciati prospetti principali, per la gran parte in vetro e metallo, si alternano a superfici opache in cemento armato, marmo di Lasa (Alto Adige) e intonaco finemente bocciardato, formando un'architettura raffinata in perfetto equilibrio. Il palazzo è immerso in un vasto e curato giardino, in cui trovano posto, oltre alla rigogliosa vegetazione, una grande turbina dismessa e un ampio bacino con tre alti getti d'acqua, elementi con un chiaro riferimento all'attività principale dell'azienda”.

I lavori previsti dal progetto di restauro, in corso di realizzazione, sono indispensabili alla salvaguardia dell'edificio, che denota seri problemi di conservazione delle sue parti costituenti originali e necessita adattamenti per assicurarne l'utilizzo futuro. “Sulla base delle normative in vigore, saranno quindi messe in opera misure per il miglioramento dell'efficienza energetica e della sicurezza, nonché per garantire l'accessibilità ai disabili – aggiunge il CdS –. Gli spazi interni saranno inoltre adeguati alle esigenze tecniche e funzionali attuali, al fine di offrire moderni e confortevoli spazi di accoglienza e lavoro in una sede storica che conserva l'elevata qualità architettonica originale”.

Il progetto, promosso dalle stesse Ofima e corrispondente a un investimento globale di 14,5 milioni, è stato elaborato dallo studio di architettura Michele e Francesco Bardelli di Locarno in collaborazione con l'Ufficio cantonale dei beni culturali, che ha sovrainteso alle questioni storiche e di restauro monumentale.