Ipotizzato un disavanzo di quasi 1,4 milioni di franchi. Ma per ora il Municipio non vuole aumentare il carico fiscale e attinge al capitale proprio
L’equilibrio nelle finanze del Comune di Gambarogno è viziato da un problema strutturale. A scriverlo nero su bianco è il Municipio nel suo messaggio che accompagna i preventivi 2024, pronti per essere discussi dal legislativo: “Salvo imprevisti o entrate straordinarie non preventivabili” i conti dell'anno prossimo chiuderanno con un importante disavanzo, ipotizzato in quasi 1,4 milioni di franchi. Tra le cause, le ripercussioni legate all’inflazione e all’aumento dei costi sia del denaro, sia dell’energia.
Detto ciò, il Municipio si vuole rassicurante: “Senza dover agire in urgenza, l’equilibrio finanziario dovrà comunque essere assicurato nel medio termine. Siamo consapevoli che il momento non sia propizio per un aumento del carico fiscale per le famiglie e le aziende. Al momento attuale rimane essenziale il controllo di quella parte della spesa, molto ridotta, sulla quale possiamo agire. Dal profilo delle entrate, oltre al prevedibile aumento del gettito fiscale, nel prossimo futuro il Comune potrà contare sul rendimento del Porto, ma non può essere escluso un aumento combinato del moltiplicatore d’imposta”. Moltiplicatore che per il 2024 dovrebbe rimanere fisso, nelle intenzioni dell'esecutivo, all'85 per cento di quello cantonale. Per salvare la situazione il Comune dovrà attingere al capitale proprio, che attualmente ammonta a oltre 12 milioni di franchi.
La decisione di mantenere stabile la pressione fiscale, nonostante la necessità di equilibrare i conti, nasce dalla volontà di “limitare i disagi ai cittadini e permettere loro di superare il delicato momento economico legato all’inflazione, agli aumenti dei costi per le cassa malattia e dell’energia”. Una situazione che comunque “non potrà protrarsi sine die e dovrà essere oggetto di riflessioni politiche ed economiche importanti”. Riflessioni che, sempre stando al Municipio, andranno fatte anche tenendo conto del rendimento netto del costruendo Porto comunale al Sass di Sciatt.
La categoria che più di tutte ha subito un incremento, per complessivi 318mila franchi, è quella delle spese finanziarie. “Trattasi degli interessi passivi calcolati sui debiti effettivi, in base ai contratti in essere e a quelli che andranno rinegoziati nel prossimo anno – spiega il Municipio –. A ottobre 2023 è stato rinnovato un credito per 20 milioni di franchi al tasso del 2,5 per cento per un periodo di 10 anni. Questo rinnovo, a condizioni sfavorevoli rispetto al precedente tasso dello 0,25 per cento, risulta oggi essere in linea con l’andamento congiunturale e il mercato finanziario. Complessivamente nel 2024 dovremo ridefinire le condizioni per il rinnovo di circa 16,5 milioni, 14 milioni dei quali andranno in scadenza nel mese di dicembre. Il tasso di rifinanziamento considerabile per l’anno prossimo, secondo le statistiche e su indicazione degli istituti bancari, rimarrà verosimilmente attorno al 2,5 per cento”.
Per il 2024 Gambarogno intende investire in opere diverse 8,2 milioni di franchi. Una cifra compensata solo parzialmente dalle entrate che ammontano a quasi 2,2 milioni di franchi (onere netto di 6 milioni). A fare la parte del leone sarà il Porto attualmente in costruzione: secondo il programma di cantiere, l'anno prossimo per l'edificazione della struttura il Comune verserà 3,2 milioni.
“Facendo astrazione dal progetto del Porto, che si autofinanzierà, i rimanenti investimenti al netto ammontano a 2,87 milioni, dunque superiori all’autofinanziamento, che per il 2024 è di 2,2 milioni”. Va detto che in quest'ambito il risultato negativo del 2024 viene compensato: nel periodo 2021-2025 c'è infatti un esubero di autofinanziamento totale di oltre due milioni.
“Complessivamente la spesa prevista è frutto di un minuzioso lavoro di contenimento e non permette di erogare servizi supplementari – conclude l'esecutivo gambarognese –. Di ciò i cittadini sono consapevoli e certamente apprezzeranno la rinuncia del Comune a caricare sulle loro spalle ulteriori oneri fiscali in questo momento così delicato per le famiglie tutte. Indubbiamente nel medio periodo sarà vitale evitare gli effetti proposti dal Cantone nell’ambito della Riforma 2020, che toglierebbero a Gambarogno, che ha sul suo territorio oltre tremila abitazioni secondarie, importanti risorse, in particolare con la privazione dell’imposta immobiliare. Come già ricordato, il medio termine dovrà essere contraddistinto, oltre al continuo controllo della spesa, da un aumento delle risorse disponibili, in particolare quelle provenienti dal Porto e dalla revisione, nella misura più contenuta possibile, del moltiplicatore d’imposta. Ciò per assicurare l’equilibrio finanziario e la nostra capacità di continuare a investire nelle infrastrutture. Basti pensare all’ipotesi di una riforma futura e radicale del nostro Istituto scolastico, con la realizzazione di un Centro scolastico moderno ed efficiente per i bambini di domani”.
Il preventivo verrà discusso dal Consiglio comunale nella seduta convocata il prossimo 18 dicembre, alle 20.