Il futuro metrò walser al centro di un tavolo di lavoro operativo in Liguria, ultima tappa prima di arrivare nella capitale per i contatti con Berna
Il progetto del metrò alpino Walser giunge a Roma, sul tavolo del Ministero degli Esteri, per l'atteso via libera alla sua realizzazione. Dopo l'ok da Berna, il collegamento sotto la montagna tra il villaggio di Bosco Gurin e la Valle Formazza è stato al centro di un incontro tra una delegazione di amministratori ossolani e il viceministro alle Infrastrutture, Edoardo Rixi, tenutosi giovedì scorso a Genova. Come riporta La Stampa, si è trattato di un tavolo operativo per capire le intenzioni del governo italiano sul progetto, dopo che tutti gli attori del Verbano Cusio Ossola (Vco) hanno fatto sapere di caldeggiare il tunnel. In prima fila, Bruna Papa, sindaca di Formazza, secondo la quale essendo il collegamento una questione fra due Paesi, è necessario che anche Roma si pronunci al riguardo. Ricordiamo che in febbraio il Comune di Formazza aveva scritto una lettera alla Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità ricordando come, tra i punti forti del collegamento su monorotaia sotto la montagna vi fosse anche l'avvicinamento di due comunità della stessa origine walser che hanno, da sempre, mantenuto contatti e lavorato insieme, come dimostrato dal lavoro sinergico di riconoscimento della cultura citata da parte dell’Unesco.
Alberto Preioni, capogruppo della Lega Salvini del Piemonte nonché consigliere regionale, ha evidenziato come l'incontro “abbia costituito un ulteriore passo di un progetto che dovrà portare al rilancio turistico di un comprensorio importante qual è quello del Vco”. Alla tavola operativa genovese era presente anche Giovanni Frapolli, proprietario degli impianti turistici di Bosco Gurin nonché ideatore del progetto:«Mi fa innanzitutto piacere sapere che i partner italiani credano in questa operazione. Il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti dovrà ora prendere contatto con Berna per stabilire chi prenderà in mano la parte burocratica dell'operazione. Essendo la Svizzera uno Stato fuori dall'Ue, sarà necessario mettere nero su bianco le mansioni; è probabile che l'Italia deleghi alla Svizzera l'esecuzione degli interventi, garantendo ovviamente il suo appoggio politico e pratico. Prendo nota con altrettanta soddisfazione che nel frattempo le autorità valmaggesi e l'Ente regionale di sviluppo del Locarnese e della Vallemaggia hanno ribadito il pieno sostegno ai due collegamenti (metrò e teleferica Fusio-Ambrì) che costituiscono l'asse portante dei futuri collegamenti trasversali del distretto. Porteranno ossigeno alla debole economia locale rilanciando l'interesse turistico per l'alta Vallemaggia, che oggi non ha sbocchi verso l'esterno».
Segnaliamo che fra i temi discussi vi era anche il potenziamento dei collegamenti ferroviari del Sempione, un corridoio nord-sud strategico che necessita di un aggiornamento delle infrastrutture. Le principali criticità sono legate alla galleria elicoidale di Varzo, una strozzatura per i treni che passano dalla galleria del Sempione che penalizza il traffico merci. Soprattutto ora che la chiusura del tunnel ferroviario del Gottardo riversa su questa linea tra Vallese e Ossola molti più convogli. Il raddoppio del tunnel del Sempione, in sintesi, non può più attendere. Preioni ha dunque chiesto al sottosegretario di Stato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Rixi un maggior impegno concreto dell'Italia anche in questa direzione.