Locarnese

Mezzi pubblici a Losone, sugli incentivi manovra di sorpasso

Il Consiglio comunale aumenta (rispetto a quanto proposto dal Municipio) le quote dei contributi e il ventaglio degli abbonamenti da sostenere

Più utenti sui mezzi pubblici, meno traffico sulle strade
(archivio Ti-Press)
21 novembre 2023
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Incentivare maggiormente l'utilizzo di bus e treni; Losone ha deciso di andare in questa direzione per raggiungere diversi obiettivi. Lunedì sera il Consiglio comunale ha affrontato il tema della revisione del Regolamento per la concessione di contributi comunali alle spese per l’acquisto di abbonamenti per mezzi pubblici di trasporto (Rcabo). Un aggiornamento a 20 anni dalla prima approvazione del medesimo regolamento.

Dal Legislativo è arrivato un segnale chiaro all'indirizzo del Municipio: fare ancora meglio e mettere a disposizione più risorse, che – detto per inciso – vengono attinte dal Fondo per le energie rinnovabili (Fer), versato dal Cantone.

Sul principio tutti si sono trovati d'accordo. «L’intento dei contributi è di rendere ancora più conveniente l’acquisto di abbonamenti annuali per il trasporto pubblico, in maniera da promuovere l’abbandono dell’auto e di altri veicoli a motore in favore di mezzi più ecosostenibili», ha ribadito il vicesindaco Fausto Fornera. Negli ultimi due decenni il tasso di motorizzazione ticinese è passato da 598 auto ogni mille abitanti a quasi 633, issandosi tra i peggiori della Svizzera. Il dato di Losone non si distanzia molto da quello cantonale, assestandosi a 619 auto per mille abitanti. Ciò che si riflette nel traffico che congestiona le strade locali e nell’occupazione di terreno pregiato per posteggi. Nello stesso arco di tempo il trasporto pubblico su strada nella Svizzera italiana è stato migliorato e potenziato, in particolare dall’aprile 2021, quando è entrata in funzione la galleria di base del Ceneri.

L'aggiornamento dell’Rcabo rientra fra le strategie del Comune per migliorare la situazione: «L'incremento degli utenti dei mezzi pubblici degli ultimi anni ci rallegra – ha aggiunto Fornera –. È un segnale positivo di un cambio di mentalità. Oltre agli incentivi, stiamo valutando altre misure, come l'aumento del numero di corse della Linea 7 del bus fino allo Zandone e un servizio migliore per i quartieri di San Materno e delle Campagne».

Sulla questione la Commissione della legislazione si è spaccata in due. La maggioranza (relatrice del rapporto Angelica Forni della Lista della sinistra) ha proposto di estendere i contributi per tutti gli abbonamenti annuali, compreso quello generale (Ag) per adulti e il “metà prezzo”; ma anche di aumentare ulteriormente le quote di sostegno, versando contributi più sostanziosi.

Essendo la relatrice impegnata nel ruolo di presidente del Legislativo, in sala il rapporto è stato difeso dal collega di commissione Romolo Pawlowski (il Centro): «Attingendo al Fer, l'aumento degli incentivi non ha nessun impatto sulle casse comunali. L'obiettivo è quello di invogliare un cambio di prassi e di mentalità, per riuscire a sgravare dal traffico il comune e la regione. Si tratta di compiere un ulteriore passo concreto e necessario a favore dell'ambiente. Senza dimenticare lo scopo sociale, visto che questo aiuto va anche alle famiglie».

Sull'altro fronte il rapporto di minoranza, della relatrice Roberta Soldati (Udc), in sostanza conforme alle scelte e alle cifre proposte dal Municipio: «Aumentarle, porterebbe il costo da 90mila a 120-130mila franchi annui, sottraendo risorse ad altri progetti a favore dell'efficienza energetica finanziabili tramite il Fer. Progetti che potrebbero così venir preclusi. Bisogna ricordare che lo stesso Fer concede al nostro Comune 300mila franchi annui. Per favorire l'uso dei mezzi pubblici bisognerebbe agire su altri elementi, come il miglioramento degli orari e delle coincidenze».

Una posizione alla quale ha replicato Davide Fabbri (Lista della sinistra), che ha fatto notare come a lungo termine per le finanze pubbliche l'aumento degli incentivi si rivelerà un affare: «Un maggior numero di utenti sui mezzi pubblici porterà a una migliore copertura dei costi d'esercizio delle linee e quindi, in futuro, a minori costi a carico del nostro Comune». Al momento del voto l'hanno spuntata le proposte del rapporto di maggioranza, con un allargamento del ventaglio degli abbonamenti con contributi e delle quote.

Acqua potabile, ente autonomo sia

Un secondo tema affrontato dai consiglieri è stato quello dell'assegnazione di un mandato di prestazione a Locarnese ente acqua (Lea), con sede a Locarno, per la gestione totale del servizio dell’acqua potabile a Losone (esclusa la frazione di Arcegno). «Si tratta di un passo importante per affrontare nuove sfide e per garantire un approvvigionamento sicuro anche in futuro – ha affermato la municipale Nathalie Ghiggi Imperatori –. La Lea prenderà forma il prossimo primo gennaio e si occuperà di una rete di distribuzione idrica di 140 chilometri, per servire 26mila persone a Locarno, Losone (tranne Arcegno), Muralto e in parte Orselina». Il nullaosta del Legilsativo è giunto con voto unanime.