All'incontro proposto da Ascovam e Antenna Vallemaggia accento sulle future dinamiche socio-economiche e appoggio ai due avveniristici progetti
In Vallemaggia l’Associazione Comuni di Vallemaggia (Ascovam) e l’Antenna distrettuale salgono – metaforicamente – sul metrò alpino Bosco Gurin-Val Formazza e sulla funivia tra Fusio e Ambrì. I due enti, che recentemente a Cavergno hanno organizzato una giornata di riflessione, prendono posizione a favore dei due futuri (e avveniristici) collegamenti.
L'incontro è stato proposto per discutere di visioni, obiettivi e soprattutto progetti tra rappresentanti di Municipi, Patriziati, associazioni, deputati al parlamento cantonale e privati cittadini. Tra i presenti, citiamo Giacomo Garzoli, presidente dell’Ente regionale per lo sviluppo di Locarnese e Vallemaggia, e Fabio Bonetti, direttore dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli. Molti i temi discussi nel corso della riunione: ampio spazio è stato dedicato alla mobilità e ai progetti di collegamento tra Bosco Gurin e la Val Formazza, attraverso un metrò alpino, e tra Fusio e Ambrì, con una teleferica.
«Entrambe le iniziative mirano alla mobilità sostenibile e hanno un senso come stimolo per lo sviluppo di nuove dinamiche socio-economiche, a vantaggio del territorio e della popolazione residente», commentano Michele Rotanzi, presidente dell'Ascovam e il suo omologo dell'Antenna Vallemaggia Aron Piezzi, interpretando anche quanto emerso nel corso della giornata cavergnese.
E ancora: «Queste diverse forme di collegamento trasversali tra valli alpine vogliono andare oltre alle tradizionali vie di comunicazione sull’asse nord-sud: sono nuove e speriamo vincenti modalità di spostamento e frequentazione dell’arco alpino. Esse, da sole, non rappresentano comunque la panacea alle oggettive difficoltà che si riscontrano, soprattutto legate allo spopolamento: ma risultano, a mente dei presenti all’incontro, iniziative da sostenere con spirito costruttivo e coraggio. Parallelamente sarà indispensabile promuovere progetti di sviluppo del territorio per innescare nuove attrattive e opportunità, oltre evidentemente a consolidare quelle già presenti».
Il turismo riveste un ruolo importante, non solo per i due progetti di collegamento: «Esso, tuttavia, non è da considerare un fine, bensì un mezzo per favorire e sviluppare il tessuto socioeconomico soprattutto dell’Alta Vallemaggia, il cui patrimonio territoriale va continuamente salvaguardato e valorizzato», affermano Rotanzi e Piezzi.
Il progetto di teleferica che unirà Fusio e Ambrì sarà inserito nella rete di trasporto pubblico e diventerà il mezzo di collegamento più lungo al mondo per questa tipologia. Ascovam e Antenna Vallemaggia, a questo proposito, hanno accolto favorevolmente il messaggio governativo, licenziato in questi giorni, relativo al credito di 800mila franchi per l’elaborazione del suo progetto di massima: «Si auspica che il parlamento potrà trattare in tempi ragionevolmente brevi questa tematica, così da dare finalmente speranza a regioni da troppo tempo in serie difficoltà – è la conclusione della presa di posizione congiunta –. È altresì essenziale che il Consiglio di Stato si faccia parte attiva per organizzare, prossimamente, uno o più incontri con la popolazione locale per presentare il progetto: l’informazione, il coinvolgimento e la trasparenza sono ingredienti determinanti per poter ottenere un consenso generalizzato».