Condannato dal tribunale penale di Lucerna il 36enne che nel luglio 2021 aveva ucciso a coltellate la sua compagna, madre di tre figli
È stato condannato a 20 anni di reclusione dal Tribunale penale di Lucerna per assassinio, il 36enne che nel luglio del 2021 aveva ucciso a coltellate (ben 65) la sua compagna, una 29enne latinoamericana domiciliata a Losone. Si trattava, come si è scoperto in seguito, della ex moglie – e madre dei tre figli – del custode delle scuole dei Ronchini, a sua volta ucciso.
"Non c’è perdono per un femminicidio così brutale”, ha affermato il giudice e la corte ha descritto l’azione “spietata”. Oltre alla pena detentiva, nei confronti dell'uomo, cittadino svizzero, è stata ordinata una misura terapeutica ambulatoriale. Il 36enne dovrà inoltre soddisfare le richieste della parte civile, ossia i tre figli minorenni della vittima, ai quali spetterà un risarcimento danni di 10'857 franchi, così come 70'000 franchi a testa per riparazione morale.
Secondo la ricostruzione dei giudici, l'uomo ha accoltellato la donna decine di volte in tre stanze diverse, approfittando anche della corporatura della partner (1 metro e 60 per 55 chili) ben più minuta della sua. La versione dell'assassino, che ha riferito di essere stato aggredito della vittima, non è stata ritenuta coerente con le prove. I segni sulle mani della malcapitata sono infatti sinonimo di un tentativo di difesa, mentre l'aguzzino non ha riportato alcuna ferita. Durante il processo, in ottobre, la difesa aveva chiesto che gli interrogatori dell'imputato risalenti al 2021 fossero classificati come non utilizzabili. Stando all'avvocato, la capacità del suo cliente di testimoniare era limitata a causa del Long Covid. Una domanda che però i giudici hanno respinto.