Un'interpellanza del Centro (primo firmatario Romolo Pawlowski) chiede al Municipio di analizzare per tempo vantaggi e svantaggi di tale possibilità
Un moltiplicatore differenziato tra persone fisiche e giuridiche a Losone. La proposta arriva al Municipio da un'interpellanza del rappresentante del Centro in Consiglio comunale Romolo Pawlowski (cofirmatari Ilaria Cellina, Maurizio Ambrosini, Lara Fornera, Chantal Montandon, Andrea Porrini, Jonathan Raffa, Peter Tomamichel e Mario Tramèr), il quale in particolare chiede all'Esecutivo se ha già valutato tale possibilità e se intende farne analizzare l’impatto sul gettito fiscale del Comune a degli esperti. "E sulla base dei risultati approntare una strategia fiscale per il nostro Comune, coinvolgendo i vari attori interessati, di modo da evitare l’ormai (sembra) inevitabile aumento del moltiplicatore comunale per tutti".
La possibilità di tassare differentemente famiglie e imprese sarà data a partire dal 1° gennaio 2025, in virtù dell’ultima riforma fiscale cantonale. Le condizioni da rispettare sono due: in primo luogo, il valore minimo del moltiplicatore comunale deve essere del 40 per cento (attualmente a Losone è al 90%); in secondo luogo, tra il moltiplicatore per le persone fisiche e quello per le persone giuridiche non vi può essere un divario superiore a venti punti percentuali.
Per i consiglieri comunali dell'ex Ppd losonese, "sarebbe perlomeno interessante e utile approfondire per tempo la questione dei vantaggi di cui Losone potrebbe beneficiare, rispettivamente capire quali potrebbero essere gli svantaggi di una tale introduzione. Losone, va ricordato, dalla crisi globale del 2008 vede stagnare gli introiti fiscali delle persone giuridiche, il cui gettito fiscale annuo si attesta ormai da anni attorno al milione di franchi, nonostante abbia una vasta area industriale e varie attività commerciali insediate sul proprio territorio. Malgrado questa situazione, la popolazione è cresciuta costantemente e ciò permette al Comune di avere a disposizione importanti risorse finanziarie che garantiscono il mantenimento e lo sviluppo di un’ottima qualità di vita. Riuscire quindi ad attirare nuove aziende oppure a incentivare lo stabilirsi della sede centrale di altre già presenti sul nostro territorio, in ragione di un regime fiscale più favorevole, potrebbe garantire a Losone di non dover aumentare il moltiplicatore comunale ‘generale’ tra qualche anno, come invece già menzionato nei vari Messaggi municipali su consuntivo e preventivo degli scorsi anni".
Nell'interpellanza si parla anche della "lenta ma inesorabile decrescita della forza produttiva ed economica del Locarnese" che "è pure sentita a Losone, dove la zona dello Zandone fatica a vedere nuovi arrivi e le aziende già presenti fanno fatica a crescere". In questo senso, "comprendere tramite uno studio approfondito vantaggi e svantaggi della misura fiscale sopra indicata e approfondire la struttura economica del nostro Comune, permetterebbe a Municipio e Consiglio comunale di proporre nuove soluzioni tributarie oppure di ridefinire quelle attuali, a vantaggio di tutte le cittadine e tutti i cittadini".