Locarnese

Una grandinata eccezionale pure per chi di mestiere ripara vetri

Il vetraio Luca Perletti: ‘Tante le finestre e i lucernari rotti. Rimetterli a nuovo è una vera corsa contro il tempo e il maltempo'

In sintesi:
  • A essere andati in frantumi soprattutto lucernari e finestre di stabili vecchi 
  • Una trentina circa gli interventi fatti, ma il lavoro è tutt'altro che finito 
Quanto vetro frantumato
(Ti-Press)
26 agosto 2023
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Chicchi di ghiaccio grandi come palline da tennis e vetri rotti. Tanti vetri rotti. È sicuramente questa l’immagine che molti locarnesi ricorderanno della funesta grandinata che ha colpito nella nottata di venerdì (25 agosto) la regione. A raccogliere i cocci e i frammenti di vetro (letteralmente parlando) sono le vetrerie che, già da ieri sera, sono sollecitate da molte chiamate

«Questa mattina abbiamo avuto tante richieste di intervento, circa una trentina -, racconta a ‘laRegione’ Luca Perletti, titolare dell'omonima vetreria Perletti Sagl - Anche se il telefono ha iniziato a squillare già nella serata di venerdì».

La conta dei danni per il momento è ancora provvisoria, ma sono diverse le abitazioni, così come gli stabili commerciali e amministrativi rimasti con una o più finestre e lucernari frantumati: «Abbiamo avuto molte chiamate da parte di privati a cui magari si sono rotti due o tre vetri, ma anche grandi clienti, come centri commerciali o scuole, che si sono ritrovati con 20 cupole o addirittura tutte le finestre compromesse. A non aver retto i colpi della grandine sono stati principalmente i vetri di stabili vecchi oppure le cupole, che generalmente sono fatte di plastica», spiega il nostro interlocutore.

Una battaglia, quella dei vetrai, che si scontra contro il tempo ma anche i bollettini meteo, dato che l'allerta temporali (con possibilità di vedere ancora della grandine) è stata estesa fino a martedì. «Questa è la problematica maggiore: sta piovendo; nei prossimi giorni hanno ancora dato pioggia e stiamo facendo il possibile per far sì che la gente non si ritrovi con l'acqua in casa. Tutti i colleghi sono attualmente impiegati e si corre abbastanza».

Gli interventi, come ci spiega Perletti, vanno da circa mezz'ora o tre quarti d'ora per il singolo privato alle due tre ore per i grandi clienti. «Poi è chiaro, dipende su cosa e in che superficie si è chiamati a lavorare. Il dramma è stato che, in questo caso, tante finestre si trovavano sul tetto, e tanti non sono in sicurezza. Ciò complica ulteriormente la situazione ed è anche più difficile intervenire rispetto a una finestra posizionata in verticale, sia per noi, sia per i pompieri - dice il vetraio, che conclude - Questa grandinata è stata decisamente un evento eccezionale».