Locarnese

Un successo per inaugurazione lavori e messa all'Alpe Mazèr

Circa 200 persone sono accorse in Valle Verzasca, la parte religiosa è stata celebrata da don Jeanluc Farine

14 luglio 2023
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Si è svolta sull’alpe Mazér, situata in una delle valli di Lavertezzo, la messa in montagna quest'anno celebrata da don Jeanluc Farine e che ormai da cinquant’anni è tradizione sugli alpi verzaschesi. La giornata è stata anche l’occasione per inaugurare gli interventi di restauro conservativo degli edifici dell’alpe di proprietà della Parrocchia di Lavertezzo, con un progetto coordinato dalla Fondazione Verzasca e sostenuto da diversi enti pubblici e privati. Ottima la presenza di pubblico, con quasi 200 persone che sono salite all’alpe a piedi o in elicottero, fino alla quota di 2050 m/sm per visionare quanto negli scorsi anni è stato realizzato per gli edifici, e per assistere alla santa messa accompagnata dal coro Fat, che ha rallegrato la giornata.

Dopo il saluto del presidente della Società Escursionistica Verzaschese, Giorgio Matasci, e dopo la messa, ha preso la parola Giuliano Gambetta, vicepresidente della Fondazione Verzasca per la parte ufficiale, che ha presentato quanto realizzato e ringraziato i numerosi finanziatori. La parola è in seguito passata a Giorgio Bacciarini, presidente della Parrocchia di Lavertezzo, che ha applaudito tutti quelli che si sono prodigati per concretizzare il progetto che, anche in rispetto dei nostri avi, permette di mantenere questa realtà rurale per le prossime generazioni. Un saluto è poi seguito dal Municipale Claudio Scettrini, che ha ricordato la sua infanzia quale pastore sull'alpeggio, le difficoltà per la distanza dal piano, di reperimento di acqua potabile, e le condizioni che ci si veniva a trovare. Belle le parole anche del Consigliere di Stato Norman Gobbi, uomo di montagna che ha portato il suo saluto e ringraziamento a chi ha promosso il progetto e alle maestranze, in primis della Ditta Franco Pedrazzi & figli, che hanno concretamente realizzato quanto inaugurato.

Sul posto, grazie a un gruppo di volontari, è stato prima servito un aperitivo e di seguito il pranzo a base di polenta e accompagnamenti quali luganighe, formaggi e per finire delle torte fatte in casa. La giornata è proseguita con la fisarmonica di Graziano, canti e tanta allegria.