Locarnese

Intragna, la Centrale termica sprigiona un utile a bilancio

Dopo anni di cifre rosse, grazie al Fondo Fer versato dal Comune e alla diminuzione del costo del cippato si registra un attivo. Ottima la resa del solare

13 luglio 2023
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La grande stufa centovallina, dopo anni di cifre spesso in rosso, ha chiuso la gestione 2022 con l’indicatore sul segno più. Vale a dire con un attivo, approvato dal CdA negli scorsi giorni. Un risultato aziendale positivo molto importante, superiore ai 48mila franchi. La centrale termica in zona Valàa non ha mai avuto vita facile dalla sua realizzazione e messa in funzione (inverno 2016), in termini economici. Motivo per cui questo risultato inietta cauto ottimismo tra i suoi promotori e gestori. L’utile si spiega principalmente grazie al contributo dell’azionista di maggioranza – il Comune delle Centovalli – che attingendo al Fondo energie rinnovabili (Fer) ha versato un contributo significativo di 50mila franchi, come pure alla riduzione del prezzo del cippato necessario ad alimentare la grande caldaia. “Per quanto concerne questo secondo fattore – si legge nel rapporto del CdA della Centovalli E Più SA che gestisce l’impianto – la messa a concorso della fornitura ha beneficiato di un mercato in concorrenza. Infatti, nel concorso precedente, le aziende del settore si erano consorziate e avevano annichilito il libero mercato”. Ricordiamo, al riguardo, che proprio il bando per la fornitura della materia prima era stato oggetto, nell’estate 2021, di un ricorso inoltrato dal Patriziato di Losone che ne contestava i criteri. Istanza poi respinta. Intanto nel 2025 – anno di scadenza del contratto – “il CdA dovrà essere attento all’evoluzione del settore in modo tale da impostare un bando di concorso che permetta la libera concorrenza”.

Inverni caldi, calano i consumi e pure il fatturato

Altro aspetto che non andrà certo sottovalutato, quello dei consumi: “In generale, notiamo che malgrado ci siano più utenti, i consumi e di conseguenza il fatturato è diminuito. Ciò è dovuto a un altro inverno con temperature miti, quello che pareva essere un’eccezione sta diventando una costante e la normalità”. Il CdA, impegnato nel contenimento delle spese, cerca di contenere al massimo i costi di manutenzione, conscio di come questi ultimi possano essere altalenanti e incidere anche in modo marcato sulla gestione corrente. Grazie alla posa dei pannelli solari sul tetto dell’immobile, è comunque stato possibile contenere l’aumento del prezzo dell’elettricità. In pratica l’energia prodotta dal fotovoltaico serve a coprire in parte il fabbisogno delle apparecchiature. “L’impianto ha prodotto 30’969 kWh di cui 23’583 kWh sono stati utilizzati direttamente dalla centrale con un buon autoconsumo di circa il 76%, mentre il resto della produzione è stato inserito in rete. Il consumo elettrico complessivo della centrale è stato di 75’843 kWh”. Sempre dal profilo tecnico, “la percentuale di produzione di calore con il cippato a legna rimane alta, attestandosi al 95%. Con un’oculata gestione delle scorte di olio combustibile, siamo riusciti a evitare acquisti nel momento che i prezzi erano saliti enormemente”.

Aumentare il numero di utenti e adeguare le tariffe

Nel settore degli investimenti, sono stati allacciati alla rete quattro nuovi stabili; “tre di essi avevano già lasciato la predisposizione durante la posa della rete e pertanto si è proceduto unicamente all’acquisto delle sottocentrali e alla realizzazione della rete interna agli stabili. In un caso, purtroppo, abbiamo dovuto agire con scavi e modifiche della rete. L’investimento netto per tutti gli allacciamenti risulta di poco inferiore ai 45mila franchi”.

Valutare l’estensione della rete

Quanto alle sfide future, “ci attendiamo un aumento dei costi di manutenzione e dell’energia dovuti all’inflazione, pertanto la tariffa al cliente è stata leggermente adeguata. Nel 2024 scadrà, tra l’altro, il prestito bancario (di circa 1,6 milioni) e si prospetta un rialzo dei tassi d’interesse (attualmente all’1,2%). Al fine di valutare il potenziale ampliamento degli allacciamenti al teleriscaldamento, fattore essenziale per una futura ottimizzazione del funzionamento della centrale termica, il CdA – su suggerimento dell’assemblea degli azionisti – incaricherà uno studio di ingegneria di valutare la fattibilità tecnica e la sostenibilità economica dell’estensione della rete di distribuzione dell’energia”.
Per quanto concerne l’utile a bilancio, infine, esso verrà impiegato come riserva di capitale.