Una festa popolare ha sancito la fine dei lavori di recupero del più importante alpeggio della Valle Onsernone, che ora vanta anche un moderno caseificio
Sabato scorso il Patriziato Generale d’Onsernone (Pgo) ha ufficialmente inaugurato il nuovo alpe Porcaresc, concludendo con una festa popolare il lungo iter di lavori sul più importante alpeggio onsernonese, noto in tutto il cantone e vincitore nel 1964 della medaglia d’oro per il formaggio d’alpe all’Esposizione nazionale di Losanna. Alla presenza del Consigliere di Stato Norman Gobbi, dei rappresentanti di fondazioni, enti e istituzioni che hanno contribuito all’opera e di circa 300 amici di Porcaresc, si è svolta quella che il presidente del patriziato, Luca Speziali, ha definito «non una giornata da dedicare ai ricordi, ma una giornata da ricordare, perché rivolta al futuro». Dopo la doverosa dedica all’ex presidente del Pgo Tarcisio Terribilini, vero e proprio motore dell’avvio del progetto di ristrutturazione totale di Porcaresc, scomparso prematuramente, e la benedizione dell’alpe, sono stati illustrati i principali interventi effettuati. I lavori che hanno portato a un risultato apprezzato da tutti i presenti, si sono svolti nell'arco di 5 stagioni dal 2017 al 2022. In generale, il progetto si è concentrato sulla ristrutturazione delle strutture esistenti, rispettando il paesaggio e le caratteristiche storico-architettoniche del sito. Il nuovo caseificio permetterà, in particolare, all’alpe onsernonese di perpetrare la lunga e qualitativa tradizione casearia per i prossimi decenni. Un progetto rivolto al futuro, quello promosso dal Patriziato, rafforzato anche dalla decisione del giovane alpigiano Matteo Ambrosini di caricare Porcaresc con un nutrito numero di mucche e capre.