Locarnese

Mille franchi di multa per il rogo da oltre 7 milioni di danni

Proposta anche una pena di sei mesi (sospesa) per i due escursionisti svittesi responsabili dell'incendio che a inizio 2022 devastò il Gambarogno

31 maggio 2023
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Il procuratore pubblico Simone Barca ha emesso dei decreti d’accusa per incendio colposo, proponendo una pena di sei mesi di carcere (sospesa condizionalmente) e una multa di mille franchi per i due responsabili del rogo che a inizio 2022 devastò una superficie di 196 ettari tra la cresta del Monte di Gambarogno e la strada che porta al valico di Indemini. Un incendio che venne spento solo dopo 20 giorni d'intervento e che tirando le somme ha causato, come ha rivelato la Rsi, danni per oltre sette milioni e mezzo di franchi al Comune di Gambarogno (quasi 4 milioni), al Cantone (più di 2), ai Patriziati e a un privato.

Come l'inchiesta ha permesso di ricostruire, i due escursionisti svittesi giunsero in Ticino il 29 gennaio. Nel primo pomeriggio parcheggiarono l’auto sull’Alpe di Neggia. Da lì si incamminarono verso la cresta del Monte di Gambarogno, dove si fermarono per trascorrere la notte. Erano circa le 18 quando, all’interno di un cerchio formato con dei sassi, accesero il fuoco; con tanto di foto postate sui social, e in barba al divieto vigente in Ticino. Vedendo le immagini il padre di uno dei due ordinò loro di spegnerlo subito. Cosa che fecero. O meglio: che credevano di avere fatto, usando acqua, neve e urina. Dopo avere rigirato la brace andarono a dormire, ma attorno alle 2/2.30 vennero svegliati dalle fiamme.

Un fronte di una decina di metri, che invano cercarono di domare calpestandolo e gettando altra acqua. I giovani decisero allora di tornare al posteggio. Lungo il sentiero provarono a chiamare i pompieri, digitando sul telefonino “Feuerwehr Tessin”. Non si accorsero dell’omonimia, e per errore tentarono così, senza riuscirci, di contattare la caserma della città di Tessin, in Germania, prima andarsene una volta constatato l'arrivo dei pompieri, evidentemente allertati da qualcun altro.