Emanuele Stauffer, presidente del Cda, auspica ‘una gestione celere e trasparente dell’intero processo’. Interpellanza chiede spiegazioni
«Prendiamo atto delle riflessioni della Città e che le autorità comunali starebbero valutando l’ipotesi di vendita. Auspichiamo una gestione celere e trasparente dell’intero processo» dichiara interpellato dalla ‘Regione’, il presidente del Consiglio di amministrazione della Casinò Lugano Sa Emanuele Stauffer. L’ipotesi starebbe prendendo corpo in seno al Municipio di Lugano, che è confrontato con l’esigenza di fare cassa alla luce della difficile situazione finanziaria. Tanto che sette consiglieri comunali del gruppo Plr/Pvl hanno presentato un’interpellanza sul tema (prima firmataria Laura Olgiati).
“Se il Municipio di Lugano intende vendere le azioni di Casinò Lugano Sa, dopo la loro riclassificazione a sostanza patrimoniale, con che tempistica prevede di procedere? Il Municipio ha già valutato quale procedura di vendita adottare? Intende conferire – come d’uso in questi casi – un mandato esterno per raccogliere le offerte?”. Sono due delle cinque domande contenute nell’interpellanza. L’atto parlamentare prende le mosse dalle dichiarazioni pubbliche rilasciate dal sindaco di Lugano Michele Foletti e dal titolare del Dicastero finanze Marco Chiesa. Entrambi hanno ipotizzato la vendita da parte della Città, che detiene il pacchetto di grande maggioranza (circa il 70% delle azioni).
Per l’eventuale cessione, tuttavia, come mette in evidenza l’interpellanza, occorrerebbe una ridefinizione “di questo cespite come bene patrimoniale”. In effetti, stando al Consuntivo 2023, “il bene è iscritto nella sostanza amministrativa e, ai sensi dell’articolo 162 cpv. 2 della Legge organica comunale (Loc), è perciò inalienabile”. Inoltre, la società svolge un’attività economica soggetta alla concessione federale, che è stata rinnovata per vent’anni dal 1° gennaio di quest’anno. Per cui, continua l’atto parlamentare, l’eventuale cessione “sarà soggetta all’approvazione della Commissione federale delle case da gioco, che vorrà verificare una serie di parametri relativi all’acquirente: irreprensibilità, solidità finanziaria, capacità di gestione e garanzia per il futuro pagamento degli importanti oneri fiscali”.
Parte da queste considerazioni un’altra domanda: “Il Municipio intende trasferire le azioni di Casinò Lugano Sa dalla sostanza amministrativa a quella patrimoniale tramite un apposito messaggio rivolto al Consiglio comunale? Quando?”. In caso di risposta negativa, per quale motivo non si prevede di coinvolgere il Legislativo? Sempre a proposito della ventilata vendita del pacchetto azionario di maggioranza, questo processo, sottolinea l’interpellanza, “porterà a considerare solo entità già attive nel settore, che sicuramente preferiscono una procedura di acquisto discreta a una che si svolge sulla stampa”.