In consiglio comunale si discuterà della congrua e della convenzione; il Municipio ribadisce l'importanza di queste istituzioni (e del prevosto)
Piccole parrocchie senza soldi, con offerte ridotte ai minimi termini e ingenti spese da affrontare per custodire i loro immobili (che spesso non danno reddito). Se poi vengono ‘tagliati’ anche i contributi comunali, la situazione si fa ancor più delicata. Per fare in modo che la Chiesa possa tener fede al suo mandato di sostegno spirituale ai fedeli (e il parroco rimanere in paese) è necessario, anche nel caso delle Centovalli, un aiuto economico dall’ente pubblico. Il Municipio ne è conscio ed è dunque pronto a fare la sua parte, sottoponendo al legislativo la revisione della congrua e la proposta di rinnovo della convenzione con le Parrocchie del comprensorio (Intragna, Golino, Rasa, Verdasio, Palagnedra, Borgnone). L’attuale contributo è di 50mila franchi all’anno. Un onere che l’esecutivo ritiene sostenibile anche in futuro. Mentre i vari Consigli parrocchiali (che oltrettutto contano su forze umane limitate), con la ‘benedizione’ della Diocesi e il sostegno dell’esecutivo, si stanno muovendo in direzione di un’unione delle forze (chiamate a vivere un cammino condiviso, con la creazione di un solo ente per le poco più di mille anime del Comune) si punta ad assicurare la presenza del prevosto domiciliato e partecipe della vita comunitaria. Un ruolo sociale importante a tutti gli effetti, quello di queste istituzioni cristiano-cattoliche, che va ben oltre la chiesa col suo campanile, il luogo sacro dove si somministrano il battesimo e si celebrano i funerali. Offrono senso di appartenenza alla comunità, creano buone relazioni con il territorio e ne promuovono la vita sociale, culturale ed educativa attraverso momenti aggregativi. L’idea dell’Amministrazione è dunque quella d’incoraggiare la nascita di una sola parrocchia e, nell’attesa della conclusione di questa fase di riorganizzazione, di versare la congrua come in passato. Scaduta la fase transitoria di due anni si riaffronterà il tema, versando una congrua in modo proporzionale al numero di parrocchie unite. Sistemate le carte, l’idea sarà poi di sottoporre al legislativo una convenzione di dieci anni, in modo da favorire al futuro ente parrocchiale di consolidarsi.
Se il Municipio ritiene opportuno e sostenibile questo prezioso contributo alle parrocchie è anche perché, a consuntivo, i risultati sono incoraggianti. Le casse del Comune presentano infatti un maggiore introito di 135mila franchi (anche se da ricondurre essenzialmente al cambiamento di modello contabile e alla riduzione delle spese per ammortamento). Passata la pandemia, la situazione è tornata lentamente alla normalità, si tornerà dunque a investire per svecchiare e migliorare le infrastrutture di base necessarie per assicurare lo sviluppo del paese e attirare nuovi abitanti (si pensi al potenziamento dei trasporti pubblici. Proprio l’assenza d’investimenti durante il Covid ha permesso di accantonare preziosa liquidità, che contribuisce a migliorare il ‘tesoretto’ del Comune.