Due distinte petizioni contro l'impianto (che si suppone 5G) per la telefonia mobile. Addotti motivi di salute pubblica ed estetico-paesaggistici
Quasi trecento firme sono state raccolta a Muralto con due distinte petizioni che accompagnano le opposizioni contro un impianto per la telefonia mobile in via Sciaroni 12. Una petizione è corredata da 181 sottoscrizioni; l'altra da 101. L'impianto in questione è voluto da Salt, che nella domanda di costruzione non indica chiaramente trattarsi di tecnologia 5G. Tuttavia, “alla luce della recente evoluzione tecnica, è fortemente probabile che si tratti di tecnologia 5G”, si legge nel testo che introduce una delle raccolte di firme. I motivi in base ai quali l'impianto non piace sono quelli di sempre: il primo è di salute pubblica, anche in considerazione del fatto che l’antenna si situerebbe a poca distanza dalle scuole (dell’infanzia ed elementari) “e ciò, nonostante l’Ufam si sia espresso chiaramente al riguardo, dichiarando che devono essere rispettati i luoghi di utilizzo sensibile quali ‘abitazioni, scuole, asili, ospedali, posti di lavoro fissi e parchi giochi, luoghi in cui le persone rimangono per un periodo piuttosto lungo’”. Poi vi sono motivazioni estetico-paesaggistiche, visto che nel quartiere si registrerebbe “la maggiore densità di antichi edifici abitativi di pregio di tutto il Comune di Muralto e l’antica Chiesa evangelica (situata in via Sciaroni). Si tratta di una zona residenziale occupata prevalentemente da ville e stabili d’epoca (se ne contano una trentina), e case monofamiliari che ospitano persone di una certa età e famiglie con bambini. Inoltre, sempre all’interno del raggio, si contano una ventina di monumenti tutelati dalla legge di protezione dei beni culturali a livello cantonale, e almeno sei a livello locale”.