Inaugurati i rinnovati spazi all'interno dell'edificio di Livio Vacchini, le cui importanti caratteristiche architettoniche sono state salvaguardate
Un ponte tra tradizione e modernità. È stata presentata così la rinnovata filiale della Posta in Piazza Grande a Locarno, inaugurata oggi dopo circa tre mesi di lavori e un investimento importante da parte del Gigante giallo. L'ufficio, nel quale lavorano 13 collaboratori e del quale giornalmente usufruiscono in media poco meno di 1’000 clienti, si presenta ora su una superficie più ampia e in una veste decisamente moderna dove, come ha sottolineato la responsabile del settore filiali Ticino Nord della Posta Rachele Aebersold-Guidicelli, prestazioni fisiche e digitali si combinano in maniera innovativa per offrire ai clienti un accompagnamento ancor più orientato al servizio, che si tratti di quello tradizionale o digitale. I cinque sportelli aperti (uno dei quali accessibile anche a persone con disabilità motorie) sono infatti stati integrati da una zona d’informazione e consulenza dove il personale mostra ai clienti come svolgere le operazioni correnti in modo efficiente e con semplicità. Senza attendere il turno allo sportello, sono inoltre accessibili un punto di deposito per pacchi preaffrancati e due automatici per il pagamento delle fatture. È anche disponibile un nuovo box per consulenze discrete e all’esterno della filiale sono presenti Postomat e caselle postali, nonché un automatico My Post 24 che consente di ricevere e impostare invii in totale autonomia 24 ore su 24 e in qualsiasi giorno della settimana.
Interventi che, come è stato sottolineato, valorizzano ulteriormente l’edificio progettato dall’architetto Livio Vacchini. Uno stabile, lo ricordiamo, ritenuto architettonicamente di grande valore e proprio per questo il progetto iniziale, che prevedeva il cambio di destinazione dell’edificio "da ufficio postale in negozio di generi alimentari, e da attività scolastiche in uffici amministrativi", aveva fatto storcere il naso a più persone, preoccupate di salvaguardare lo stabile come bene culturale protetto (quale in effetti è, essendo nelle immediate vicinanze di Piazza Grande e quindi inserito nel perimetro di rispetto cantonale proposto per il nucleo storico di Locarno). Così, come auspicato da Municipio, Commissione centro storico, ampi spicchi di politica e anche dalla sezione Ticino della Federazione architette e architetti svizzeri (Fas), il progetto è stato modificato salvaguardando, in primo luogo, l’entrata principale (invece di due laterali) e l’organizzazione interna, con l’ampio spazio centrale aperto pubblico a tutta altezza e con illuminazione naturale dal tetto. I servizi postali sono ora concentrati nel lato sud dell'edificio, mentre gli spazi lasciati liberi a nord (lato Piazza Grande) saranno occupati da terzi attraverso un'altra istanza edilizia.
«La speranza è che anche il futuro inquilino porti valore e servizi per la popolazione, proprio come fatto dalla Posta – le parole del sindaco di Locarno Alain Scherrer –. Rispondere alle esigenze di tutti non è semplice, ma per l'autorità cittadina è rassicurante constatare che il Gigante giallo ha deciso di investire nel centro cittadino attraverso un cambiamento profondo, che rispecchia quello di una società in continua evoluzione e che permette di mantenere, in spazi aperti, luminosi e accoglienti, un ampio ventaglio di servizi per i cittadini».