Manuele Bertoli saluta i quadri. Ospiti d'eccezione: il poeta Alberto Nessi e il professore Andrea Emilio Rizzoli
Lo scorso venerdì il consigliere di Stato Manuele Bertoli, che dopo dodici anni alla direzione del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (Decs) nelle prossime settimane lascerà la carica, ha salutato e ringraziato i funzionari e le funzionarie dirigenti del suo Dipartimento. Lo ha fatto al Monte Verità di Ascona, in occasione di un incontro al quale hanno partecipato una quarantina di quadri della Sezione amministrativa e delle diverse divisioni: Scuola, Formazione professionale, Cultura e Studi universitari.
Hanno aperto la tradizionale giornata dipartimentale due ospiti d'eccezione, che si sono espressi sul confronto intergenerazionale fra scienza e umanesimo. Dapprima è intervenuto lo scrittore e poeta Alberto Nessi, insignito nel 2016 dalla Confederazione elvetica del Gran premio svizzero di letteratura alla carriera, seguito dal professor Andrea Emilio Rizzoli, direttore dell'Istituto Dalle Molle di studi sull'intelligenza artificiale (Usi-Supsi). Nessi e Rizzoli hanno discusso con i presenti su alcune delle molte e complesse sfide che gli sviluppi tecnologici e culturali della contemporaneità porranno nel prossimo futuro alla società odierna e alle nuove generazioni, evidenziandone rischi e opportunità, in particolare negli ambiti di competenza del Dipartimento.
A seguito di questa discussione è intervenuto Bertoli, che ha ripercorso i principali risultati ottenuti nei vari settori di competenza del Decs negli ultimi 12 anni. Il direttore ha concluso il proprio intervento ringraziando tutti i collaboratori e le collaboratrici passati e presenti del Dipartimento, a tutti i livelli, per il grande lavoro profuso, sottolineando come i risultati ottenuti siano stati possibili unicamente grazie a un importante lavoro di squadra al quale ognuno ha contribuito al meglio.
La giornata si è conclusa con una visita guidata al Monte Verità, condotta da Stefania Gallo e Nicoletta Mongini, rispettivamente direttrice amministrativa e responsabile del settore culturale della fondazione che gestisce i luoghi. Durante la visita si è ripercorsa la ricca e affascinante storia del Monte Verità, dell’albergo e centro seminariale e dei segni culturali lasciati in oltre cento anni di esperienze.