Di fronte alla Corte di appello e revisione penale comparirà il più giovane dei due fratelli iracheni, condannati in prima istanza per aggressione
Torna in un’aula di tribunale il pestaggio avvenuto nella Rotonda di Piazza Castello a Locarno il 4 dicembre del 2021. Uno dei due imputati, un 19enne cittadino iracheno, in carcere dal 20 dicembre di due anni fa, ha infatti impugnato la sentenza pronunciata dalle Assise criminali di Locarno il 13 luglio 2022. In quell’occasione il giovane era comparso alla sbarra assieme al fratello (oggi 21enne) per rispondere di diversi capi d’accusa: primo fra tutti il tentato omicidio. Quella sera nella Rotonda avevano picchiato un 18enne, ferendolo e mandandolo all’ospedale.
In prima istanza il giudice Siro Quadri aveva condannato i due giovani, escludendo tuttavia il reato di tentato omicidio intenzionale. Dal punto di vista giuridico la lievità dei danni subiti dalla vittima, combinata all’assenza di prove certe sui colpi potenzialmente letali, avevano fatto pendere la bilancia verso l’aggressione. Non era per contro passata la tesi della difesa, che propendeva per "lesioni semplici". La pena inflitta dal giudice Quadri: due anni e sei mesi di carcere da scontare per l’imputato più giovane e due anni e due mesi (pure da scontare) per l’altro fratello. Per entrambi: un trattamento psicoterapeutico e, al termine del periodo di prigione, l’espulsione dalla Svizzera per 10 anni.
Ora il 19enne torna in aula, patrocinato dall’avvocato Immacolata Iglio Rezzonico, di fronte alla Corte di appello e revisione penale (Carp), che sarà presieduta dalla giudice Giovanna Roggero-Will (giudici a latere: Rosa Item e Francesca Lepori Colombo). A sostenere l’accusa, come nel primo processo, sarà la procuratrice pubblica Valentina Tuoni. Il dibattimento è previsto il 15 marzo nell’aula della Carp a Locarno.