laR+ Intercomunale del Piano

‘Polizia, la prossimità non va indebolita’

Grazie al ‘matrimonio’ con Minusio aumentata la presenza sul territorio: ‘Rimane la priorità, inimmaginabile pensare di rinunciarvi’

Il Corpo intercomunale del Piano nel suo nuovo assetto
2 febbraio 2023
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All’ombra di non meglio precisati progetti cantonali di unificazione delle polizie c’è un assunto che in seno alla Polizia intercomunale del Piano, con sedi a Gordola e a Minusio, viene sottolineato con grande forza: «Non ci si può assolutamente permettere di perdere, o anche solo indebolire, il servizio di prossimità». È quindi fondamentale, dice il comandante dell’Intercomunale Alberto Sargenti, «mantenere le giuste risorse umane, una logistica confacente e attrezzature adeguate e all’avanguardia per avere una polizia più efficace ed efficiente».

Circa 750 ‘over 80’ da monitorare

Perché la prossimità è conoscenza del territorio e delle persone che lo abitano, delle loro problematiche e anche delle loro caratteristiche. Proprio in seno alla Polizia del Piano c’è un nuovo servizio che inquadra bene l’impegno del Corpo intercomunale a favore di una sempre più capillare presenza sul territorio: il Servizio anziani, «che si prefigge – dice alla ‘Regione’ Sargenti – di andare a individuare situazioni di difficoltà, magari "sommerse", da segnalare immediatamente ai preposti uffici sociali dei singoli Comuni». E quando si parla di singoli Comuni, sono 7, quelli coperti dall’Intercomunale. Sette Comuni nei quali il "substrato" di ultraottantenni è significativo: circa 750 persone. «In questo caso vogliamo fungere da antenna con la fascia più anziana della popolazione di riferimento. Ma non si tratta che di una parte del lavoro sul territorio, che inizia già dagli incontri con i bambini della Scuola dell’infanzia. L’obiettivo è creare una rete sociale che, dai più giovani in avanti, abbracci tutto il corso della vita di una persona». A sottolinearlo è Nicola Fornera, vice-comandante del Corpo.

‘Una riorganizzazione pagante’

Un Corpo che da 6 mesi a questa parte accoglie anche uomini e mezzi provenienti da Minusio, oltre che le particolari esigenze di quello che con i suoi 7’500 abitanti è il sesto centro per grandezza del Ticino. René Grossi, capodicastero Sicurezza di Gordola (Comune sede dell’Intercomunale), rileva «l’ottimo avvio di collaborazione con Minusio, che come noto è stato designato come secondo Comune sede e grazie al quale è stato possibile implementare una nuova organizzazione dell’intera Polizia del Piano, istituendo due distinte sezioni: una, l’Operativa, ha sede a Gordola; l’altra, la Territoriale, a Minusio. Si tratta di due facce della stessa medaglia, nel senso che gli agenti attribuiti alle due sezioni escono comunque assieme in pattuglia, unendo le competenze per servire, all’insegna della prossimità, l’intera giurisdizione come fosse un Comune solo».

Stando a Sargenti, «l’interscambio osservato con gli uomini di Minusio è ottimo, perché i nuovi arrivi hanno portato e allo stesso tempo assimilato nuove idee ed esperienze. Posso dire senza tema di smentita che si sta creando un buon ambiente».

Il doppio sportello un unicum fra le Polizie strutturate

Creare una specifica sezione Territoriale significa comunque riconoscere il primato del concetto "prevenire, insegnare, poi eventualmente reprimere" che è alla base dell’azione dell’Intercomunale, impegnata su qualcosa come 290 km quadrati, abitati da circa 23mila persone d’inverno e ben oltre 100mila nella stagione turistica. «L’unica formula possibile è mantenere e aumentare la presenza sul territorio, anche tramite pattuglie a piedi e in bici, dedicando più tempo ai commerci e alle diverse fasce di popolazione – sottolinea Sargenti –. Faccio inoltre osservare che il doppio sportello (Gordola e Minusio) è un unicum a livello di Polizie strutturate».

Dal rapporto che lo stesso comandante sta preparando all’attenzione dei suoi politici di riferimento riguardo agli ultimi 6 mesi di attività (da quando cioè il Corpo è diventato un organismo di 30 uomini e donne) emergono cifre impressionanti: 2’400 ore di servizio di prossimità, 700 ore di pattugliamento a piedi o in bicicletta, educazione stradale per 1’400 allievi, 21 incontri nelle sedi scolastiche come Gruppo visione giovani; e poi ancora 4’600 ore di pattuglia preventiva, 8’500 ore di lavoro amministrativo, 940 interventi, 140 incidenti, 14 persone trattate per disagio sociale, 12 procedure di sfratto (cercando e trovando soluzioni alternative) e quasi 2’000 telefonate allo sportello.

Il rafforzamento del Corpo determina anche buoni risultati nel Servizio antidroga (Sad): «Si svolge sempre in collaborazione con il Cantone – ricorda Sargenti – e con l’arrivo di Minusio il servizio è aumentato anche qualitativamente grazie ad alcuni ottimi elementi. Negli ultimi 6 mesi abbiamo trattato 45 persone e sequestrato, oltre ad hashish e marijuana, anche 260 grammi di cocaina. Senza dimenticare che la presenza costante sul territorio ha consentito di dare avvio a determinate nuove inchieste e a costantemente stimolare quelle già in corso».

‘Prima che un costo, una risorsa’

L’Intercomunale, poi, presenta costi pro capite interessanti: 115-120 franchi, contro una media cantonale sui 170 franchi per persona. «Ma questo discorso, ancorché significativo, non deve farci dimenticare che una polizia che funziona, molto prima che un costo, è una risorsa».

Pensiero per altro condiviso dal capodicastero Sicurezza di Minusio, Renato Mondada: «Da parte mia non posso che confermare le impressioni del mio omologo René Grossi e dei due tecnici che sono al Comando del Corpo. Questa prima fase sperimentale è sicuramente positiva anche per Minusio; da parte dell’utenza non ho ricevuto nessuna lamentela, tanto meno da parte dei nostri ("ex") agenti. Per Minusio l’accorpamento con l’Intercomunale ha implicato il trapasso di determinati compiti precedentemente svolti dalla nostra Polizia comunale ad altri servizi dell’Amministrazione comunale (ciò che ha comportato per determinati servizi nuovi oneri, la cui gestione deve ancora essere perfezionata...), ma rilevo con piacere che il servizio di prossimità non sembra averne risentito. Tutto è sicuramente perfezionabile e migliorabile, ma le prime esperienze di questi mesi sono sicuramente positive».