Il semestrale della Pro ha tagliato lo scorso anno i 50 anni di vita. Di boschi e fauna si parla nelle pagine della pubblicazione
L’ultimo numero de ‘La Voce Onsernonese’, che chiude l’annata 2022 – quella del giubileo del mezzo secolo di vita –, fresco di pubblicazione, attraversa come sempre svariati ambiti della storia e della realtà culturale e sociale della valle. Nell’editoriale, spazio ovviamente alla ricorrenza dei 50 anni (il primo numero è uscito dalla Tipografia Poncioni di Losone nel gennaio del 1972), con le considerazioni di Cristiano Terribilini, responsabile della redazione del semestrale. Numerosi i contenuti meritevoli di lettura raggruppati tra le pagine del foglio della Pro Onsernone. In apertura spazio a un progetto di paesaggio locale che interessa, da vicino, i territori dell’alta valle di Comologno e Spruga. Ricco di splendide fotografie, il semestrale offre poi la curiosa storia di uno dei numerosi emigranti onsernonesi a Ginevra, nell’Ottocento. Per gli appassionati di escursionismo, da segnalare la scheda relativa al Pizzo Ruscada, sullo spartiacque con le Centovalli. Sempre in tema di natura e di boschi, è presente un articolo dedicato al problema della selvaggina in valle (testo che si rifà a quanto pubblicato dalla rivista ‘La Caccia’, l’organo della Federazione cacciatori ticinese). Taglio diverso (ma tema di stretta attualità viste le implicazioni ambientali) per la retrospettiva sull’evoluzione della foresta in Onsernone dal lontano passato al presente, con un occhio sul futuro di questo polmone verde. Non poteva mancare un cenno alle proposte espositive del Museo di Loco e al suo programma d’attività.