Losone

Quando la bolletta energetica non si... surriscalda

Per il 2023 la Centrale termica a cippato mantiene invariate le tariffe: un caso più unico che raro in un periodo di forti aumenti

Struttura interamente sotterranea: spunta solo il camino
(Ti-Press)
6 gennaio 2023
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Una "non notizia" che fa notizia... La centrale termica di Losone, che attraverso la sua rete fornisce il calore a edifici pubblici e privati, non aumenta i prezzi per il 2023. Caso più unico che raro in un periodo in cui i prezzi dell’energia hanno subìto ovunque dei balzelli consistenti.

Spiegano le ragioni di questa situazione davvero particolare i vertici della società Energie rinnovabili Losone (Erl), della quale sono proprietari – per un terzo ciascuno – il Comune, il Patriziato e la Società elettrica sopracenerina (Ses). I dirigenti nei giorni scorsi hanno inviato una lettera agli utenti allacciati alla rete della centrale, che funziona a cippato (con caldaia a nafta per le emergenze) e che nel suo genere è una delle più grandi del Ticino. "La situazione internazionale degli ultimi tre anni ha messo tutti a dura prova: dapprima la pandemia Covid, che ha purtroppo provocato un’ondata di decessi impressionante, e in seguito, purtroppo ancora di attualità, il conflitto in Ucraina, che pure ha intensamente colpito la popolazione locale – si legge nel testo firmato dal presidente della Erl, Alberto Colombi –. Oltre agli aspetti umanitari, questi eventi hanno anche influenzato in modo importante l’economia mondiale. Nel nostro Paese questo ha generato problemi di approvvigionamento di materie prime come pure aumenti di costi dei materiali, del denaro e soprattutto dell’energia. In particolare vi sono stati importanti aumenti del costo delle ipoteche, dell’elettricità, del gas, dell’olio combustibile, della benzina e pure del legno (sia legno d’opera che cippato)".

Poi, tornando alla realtà locale e alla centrale losonese, aggiunge: "Erl si è sempre mossa con prudenza e, per quanto riguarda per esempio l’approvvigionamento di elettricità, avevamo sottoscritto un paio di anni fa dei contratti a lunga scadenza (fino al 2025) con il nostro fornitore (Ses) di modo che l’aumento per noi sarà contenuto".

Per contenere gli altri aumenti (olio combustibile e cippato) "abbiamo già da inizio del 2022 cercato di ottimizzare ulteriormente il funzionamento della nostra centrale, anche facendo nuovi investimenti, per migliorarne la redditività. Pur essendo riusciti a eliminare solo in parte alcuni dei citati aumenti di costo, abbiamo comunque deciso, per i nostri utenti, di mantenere invariate le tariffe per il 2023".