Locarnese

Gordola, è riapparsa la Madonna nella cappelletta ricostruita

Lo storico affresco ha fatto la sua comparsa nel manufatto votivo sorto al posto di quello maldestramente raso al suolo da una ruspa nel 2018

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(Ti-Press/P. Gianinazzi)
22 novembre 2022
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La nuova cappelletta votiva costruita a Gordola in zona Schiena dell’asino-Ponte asciutto ha finalmente la sua Madonna (con bambino). L’affresco originale, opportunamente salvato dagli operai dell’impresa che aveva raso al suolo il manufatto, è stato infatti recuperato, a quanto pare sottoposto a restauro, e infine rimesso al suo posto. Così facendo, la cappelletta ritrova un’altra componente – forse la più significativa – che le consentirà di tornare a svolgere quel ruolo improvvisamente cancellato in un infausto giorno del 2018, quando una ruspa travolse e distrusse il piccolo edificio religioso.

La sistemazione dell’immagine della Vergine si deve in qualche modo a uno "squarcio" di luce nei non facilissimi rapporti fra il Comune e l’istante del progetto edilizio – la Gilda Immobiliare Sa – sul cui cantiere era accaduto il misfatto. Rapporti che per altro non felici rimangono, vista la vertenza riguardante il presunto abuso che avrebbe portato a eccessive altezze nelle costruzioni. A margine di tutto ciò v’è inoltre la questione del recupero dei soldi spesi dal Comune nel tribolato iter che ha preceduto la ricostruzione della cappella. Un’interpellanza di Plr e Verdi liberali – tutt’ora inevasa – ricordava in proposito i 6’340 franchi sborsati dal Comune nell’ambito del mandato all’architetto Galfetti "per accompagnamento e consulenza per la nuova ubicazione della cappella votiva".

Un elemento singolare riguarda la proprietà della cappelletta, che di fatto, trovandosi sul sedime del complesso immobiliare, è dei condomini, che mai, probabilmente, avrebbero immaginato di ritrovarsi, loro malgrado, indiretti protagonisti di una vicenda che ha fatto parlare tutto il cantone.