Il giornalista e scrittore ticinese ha ricevuto dalle mani del presidente del club Stelio Mondini il trofeo della 17esima edizione
Si è tenuta venerdì al Castello Visconteo di Locarno la consegna del premio "Impronta Viola Locarnese" al giornalista ticinese Gianluca Grossi, che si è aggiudicato la 17esima edizione del riconoscimento destinato a personalità o associazioni della Svizzera italiana che, nel corso dell’anno, si sono distinti in ambito sociale, sportivo, letterario o artistico.
Gianluca Grossi, da anni inviato di guerra, nel 2009 è stato premiato come "Giornalista svizzero dell’anno per la Svizzera di lingua italiana", nel 2016 ha ricevuto il Premio massimo della Fondazione Cesare e Iside Lavezzari di Chiasso, nonché una menzione speciale della Giuria dei critici del Premio Stresa per il libro "Infiniti passi" (Salvioni Edizioni). La sua più recente opera dal titolo "La libertà è una parola. Sul giornalismo apocalittico" ha segnato l’esordio della casa editrice di Lugano Redea Publishing.
A stabilire il vincitore della 17esima edizione del premio, anche sulla scia della pubblicazione di contenuti su Faccia da reporter, che da blog si è trasformato in un vero e proprio portale d’attualità, è stata la giuria composta da Nadia Dresti, Sabrina Faller, Elio Roberti, Lorenzo Auzzi, Angelo Chiello e Stelio Mondini (presidente). Nell’albo d’oro Grossi succede, tra gli altri, a Vladimir Petkovic, Franco Cavalli, Giuliana Castellani, Felice Varini e Mohammed Soudani.