Dal corso per imparare a usare la ‘ranza’ alla gita letteraria sulle orme di Plinio Martini, tutte le proposte della Fondazione omonima per giugno
Il mese di giugno, con i suoi colori e le sue lunghe giornate, è perfetto per organizzare momenti speciali all’aperto, come ad esempio nella splendida Valle Bavona. L’omonima Fondazione invita quindi tutti ad approfittare di tre appuntamenti molto particolari. Sabato 4 giugno si terrà un corso per apprendere l’uso del falcione (ranza), attrezzo silenzioso che per secoli ha permesso alle popolazioni rurali di procurarsi il fieno per nutrire i propri animali. Il corso è condotto da Ermanno Blättler e Tiziano Maddalena. Non è necessario possedere l’attrezzatura; per chi invece avesse un falcione in solaio potrebbe essere l’occasione di rimetterlo in funzione. La giornata si svolgerà a Mondada dalle 9 alle 16; è necessaria l’iscrizione. Sempre sabato 4 giugno, alle 17, nella Terra di Sabbione viene offerto lo spettacolo per avvicinare il pubblico al paesaggio rurale tradizionale dal titolo "La valle sulle spalle", di e con Francesco Mariotta e Patrizia Caviezel. Il racconto in musica porta nonno Fermo a emigrare Oltreoceano, con il cuore pieno di nostalgia e il sogno di tornare nella sua terra, tra splüi, prati pensili, scoiattoli e ramarri. Lo spettacolo è adatto a tutti, si consiglia l’iscrizione perché in caso di cattivo tempo si svolgerà presso la Sala multiuso di Cavergno, con posti limitati e consigliata la prenotazione a fondazione@bavona.ch.
Sabato 11 giugno, lungo il sentiero della transumanza da Sonlerto a Sabbione, avrà luogo la tradizionale gita letteraria, sulle orme di Plinio Martini. Bruno Donati e Matteo Ferrari arricchiranno il percorso tramite aneddoti, informazioni e letture tratte da brani dell’autore di Cavergno. Plinio Marini, oltre ai suoi due romanzi "Il fondo del sacco" e "Requiem per zia Domenica", ha scritto saggi e articoli in cui la Valle Bavona era protagonista assoluta. Informazioni e iscrizioni sono ottenibili rivolgendosi al segretariato della Fondazione (091 754 25 50) oppure sul sito www.bavona.ch, o all’indirizzo e-mail fondazione@bavona.ch.