Sopravvenienze d’imposta, maggiori incassi per posteggi e calo delle uscite. L’analisi della municipale Michela Ris
Sorpresa nei conti di Ascona: il 2021 ha chiuso con un utile di circa 1,4 milioni di franchi. Molto meglio di quanto ci si attendeva. Il preventivo, infatti, ipotizzava un deficit di 3,1 milioni di franchi.
La differenza di 4,5 milioni ha le sue ragioni. Il Municipio, nel messaggio che accompagna le cifre, spiega che c’è stata una riduzione dei costi per poco più di un milione. Ma anche maggiori entrate per 3,5 milioni. Di queste ultime, la fetta più cospicua è rappresentata dalle sopravvenienze d’imposta (tre milioni), che nel 2021 hanno sfiorato i 5,2 milioni. Il restante mezzo milione è dovuto essenzialmente ai maggiori incassi dell’autosilo e dei parchimetri: "Ciò è da ricondurre al forte afflusso di turisti che hanno visitato il comune nel 2021", afferma l’esecutivo.
Per la contrazione delle uscite, da segnalare 542mila franchi in meno di esborso per i contributi propri, 247mila per premi e servizi, 208mila per ammortamenti, 150mila per il Festival New Orleans (che non ha avuto luogo) e 130mila per contributi al servizio trasporti.
Ascona, nonostante la pandemia, ha continuato a investire: nel 2021 poco meno di 7,1 milioni di franchi. La lista è lunga: 2,7 milioni per la sistemazione di strade (in particolare via Ferrera e via Circonvallazione); 1,6 milioni per Piazzale Torre (riconsegnato alla popolazione nelle scorse settimane); 900mila quale contributo alla realizzazione della Pipeline Brissago-Ascona; 400mila per la costruzione della casetta per gli scout e aula per le scuole.
Ti-Press
Michela Ris
Come valutare l’andamento finanziario del Comune?
È sicuramente buono – risponde la capodicastero Finanze Michela Ris –. Abbiamo una struttura finanziaria solida e una quota di capitale proprio che si situa al 37,3 per cento. I mezzi liquidi sono aumentati di 714mila franchi e chiudiamo il 2021 con un utile di 1,4 milioni.
Il 2021 un anno eccezionale; si ripeterà o già quest’anno ci sarà un rientro alla normalità?
Difficile dire come chiuderemo il 2022; speriamo che non si ripresentino picchi della pandemia. Nel 2021 siamo stati una meta turistica gettonatissima, poiché era difficile o impossibile recarsi all’estero; ciò ha consolidato il nome di Ascona. Penso tuttavia che a livello di pernottamenti si ritornerà a una certa normalità. Per quanto riguarda le sopravvenienze, difficilmente potranno essere sempre così elevate; per le entrate dei posteggi dipenderà molto dall’afflusso turistico. L’inizio dell’anno è stato buono, ma le entrate principali si registrano nei mesi estivi. Quindi è prematuro fare previsioni.
Quali le strategie finanziarie da perseguire anche nei prossimi anni?
Una gestione oculata della spesa, analizzando costantemente i costi per cercare di ridurli là dove possibile con una politica degli ammortamenti sana.
Ascona attrae sempre e ancora contribuenti facoltosi?
È difficile dare una risposta precisa, poiché come Comune veniamo a conoscenza delle disponibilità economiche dopo anni dall’arrivo delle persone. Intuitivamente si può dire di "sì" se si prende come indicatore il mercato immobiliare, dove negli ultimi due anni ci sono state moltissime compravendite con prezzi decisamente alti: ciò lascia presupporre buone possibilità economiche da parte degli acquirenti.
Moltiplicatore d’imposta: mantenerlo al 75 per cento? Abbassarlo? Differenziare le persone fisiche da quelle giuridiche?
È un tema molto sensibile e sarà valutato al momento del preventivo. L’unica cosa che posso dire è che bisogna mantenere la stabilità su diversi anni. Ricordo che nella regione siamo comunque il Comune con il moltiplicatore più attrattivo (insieme ad Orselina). Per una differenziazione si dovranno valutare i pro e contro: il tema è interessante e può avere delle ripercussioni positive attraendo nuove società. Lo valuteremo prima del 2025, anno in cui questa modifica di legge entrerà in vigore.