Il metodo ‘chi prima arriva meglio alloggia’ non è piaciuto alla Lista della sinistra, che chiede di cambiare modalità
Non è piaciuta a tutti la nuova modalità d’iscrizione, sul modello "chi prima arriva meglio alloggia", per la colonia diurna estiva del Comune di Losone. In sostanza il Municipio, per attribuire i 60 posti disponibili – 30 per bambini della scuola dell’infanzia e 30 per quelli della scuola elementare – ha aperto le iscrizioni tramite il sito web del Comune. Ne è scaturita una corsa alla compilazione online, che ha visto i posti disponibili esaurirsi in poco meno di quattro ore (dalle 8 alle 12), non dando ad alcuni genitori che lavorano e che facevano particolarmente affidamento su questa importante offerta estiva, alcuna chance di potervi accedere.
Stando alla Lista della sinistra il sistema non ha tenuto conto delle necessità di queste famiglie, facendo perdere alla colonia estiva quell’importanza sociale che si richiederebbe a un servizio pubblico. È quindi scattata un’interrogazione, firmata dal consigliere comunale Davide Fabbri. "Nella nostra visione politica circa i compiti che un Comune debba svolgere nella società di oggi, dove molte famiglie faticano a conciliare le esigenze professionali con l’accudimento dei loro figli al di fuori dell’ambito scolastico, riteniamo auspicabile che il Municipio si adoperi affinché chi vive sul territorio comunale e deve fronteggiare situazioni complesse e difficili possa usufruire nella misura del possibile e del ragionevole di un sostegno e di un particolare occhio di riguardo – specificano i vertici del gruppo politico losonese –. E ciò sempre rispettando i principi della proporzionalità e delle pari opportunità, considerando tuttavia che situazioni differenti giustificano approcci differenti".
Le tre settimane della Chiocciola (colonia diurna estiva comunale tra metà giugno e l’inizio di luglio), da ormai diversi anni, "rappresentano un’importante e lodevole iniziativa che, nel periodo di tre settimane successivo al termine dell’anno scolastico, permettono a un certo numero di allievi della scuola dell’infanzia e della scuola elementare di svolgere un programma di attività diversificato e molto apprezzato. Nel contempo, questo servizio che impegna i bambini dalle 8.30 alle 17 e che comprende anche i pasti, consente ai genitori che lavorano – in particolare se lavorano entrambi o la famiglia è monoparentale –, di usufruire di un importante e tangibile sostegno nel conciliare l’attività professionale/lavorativa con il lungo periodo delle ferie scolastiche".
In conclusione la Lista della Sinistra chiede al Municipio "quali misure intende adottare per venire incontro a quelle famiglie con situazione lavorativa complessa rimaste escluse e quali correttivi intenda attuare il prossimo anno onde evitare una pazza gara per assicurarsi un posto".