Il Comune contesta l’assenza di contributi federali e chiede di essere sentito dalla Gestione. Che oggi ha deciso di ritirare il suo rapporto
La Commissione della gestione e delle finanze del Gran Consiglio ha ritirato il rapporto con cui proponeva di respingere il ricorso che Gordola (unitamente ad altri Comuni) aveva inoltrato contro la chiave di riparto per il finanziamento della galleria di Moscia, in territorio di Ascona. Un voto parlamentare era atteso durante la sessione parlamentare in corso, ma evidentemente la lettera con cui il Municipio rivendicava il diritto di essere ascoltato ha avuto l’effetto desiderato. Al momento ancora non si sa quando l’esecutivo potrà confrontarsi con la commissione parlamentare.
In discussione v’è appunto la suddivisione dei costi d’investimento fra Cantone (55%) e Comuni dell’agglomerato (45%), senza alcun intervento finanziario della Confederazione. Intervento che è proprio quanto auspicano Gordola e la decina di Comuni che hanno sottoscritto il ricorso. Scrivendo al Gran Consiglio, il Municipio cui appartiene anche Bruno Storni (attivo sulla tematica pure come consigliere nazionale) chiedeva di bloccare qualsiasi decisione per evitare di definitivamente confermare l’assenza di contributi federali. Stando ai Comuni, l’importante opera dovrà e potrà invece essere finanziata anche da Berna nell’ambito del Programma di agglomerato. "Pretendere ora da una parte di accettare di pagarla interamente in quanto strada cantonale principale, seguendo il parere del CdS che ritiene sia l’unica strada percorribile, conclamerebbe la decisione della Cit di non presentarla nel PaLoc4 perché giudicata non finanziabile, quindi fuori dai parametri di finanziamento del PaLoc, e di conseguenza addossare la spesa per una strada cantonale principale per il 45% ai Comuni del Locarnese", aveva scritto Gordola.