Locarnese

Incendio nel Gambarogno, meteo favorevole: pompieri agevolati

Secondo bollettino di giornata: il lavoro di spegnimento e bonifica sul terreno continua. Il fuoco si è annidato tra 10 e 20 cm nel suolo

“All’Alpe di Neggia con l’artiglieria pesante, in supporto e a protezione delle abitazioni e della strada”
(Pompieri di Bellinzona)
8 febbraio 2022
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Quattro settori di lavoro e l’aiuto di tre elicotteri per l’approvvigionamento dell’acqua: in questo contesto operano le decine di militi, suddivise in quattro gruppi, impegnate nell’operazione di bonifica e spegnimento dell’incendio che da ben nove giornate tiene banco. “Le correnti termiche hanno riattivato puntualmente alcuni focolai, prontamente controllati e spenti dai pompieri”, si legge nel secondo bollettino di giornata diramato dal Corpo dei pompieri di Bellinzona.

“I dati rilevati dai droni dei vigili del fuoco sono stati elaborati dalla Sezione forestale del Dipartimento del territorio e integrati nelle mappe del sistema informatico del territorio con gli altri elementi rilevanti per l’intervento”, si legge; questi dati permettono di “affinare le decisioni tattiche della direzione dell’Intervento”.

Il lavoro dei pompieri sul terreno è impegnativo e si tratta di operazioni manuali, trattandosi di “un incendio di sottosuolo”: i militi devono perciò “smuovere il terreno con l’aiuto di rastrelli, rastri e zappe, per poter irrorare abbondantemente il sottosuolo, in particolare in prossimità delle radici degli alberi”. Dai riscontri sul terreno è stato appurato che “il fuoco si è annidato tra 10 e 20 cm; se lo spessore della lettiera è importante e laddove l’incendio in superficie è stato particolarmente intenso e duraturo, il fuoco di sottosuolo può raggiungere i 50-60 cm di profondità”, viene chiarito nel comunicato.

Gli aiuti dai vari Corpi di montagna

Alle 7 di questa mattina sono intanto entrati in servizio 30 pompieri di montagna provenienti, oltre che dalle Sezioni di montagna dei Pompieri della Città di Bellinzona, anche dai Centri di Soccorso Cantonali di Lugano e Mendrisiotto, dai Corpi Pompieri di Montagna del Pizzo Leone, della Melezza e Tre Valli, e dalle Sezioni di montagna dei Corpi Pompieri di Maggia e Tenero-Contra. La rotazione del personale, pianificata anche per i prossimi giorni, permetterà di suddividere il carico d’impiego tra i pompieri del Cantone, a favore della garanzia di prontezza d’intervento dei vari Corpi, anche considerato l’elevato grado di pericolo d’incendi di bosco.

Alla guida delle operazioni di spegnimento rimane il comandante dei Pompieri della Città di Bellinzona, Samuele Barenco. Il supporto logistico è garantito da un distaccamento di pompieri urbani della Città coadiuvati da un gruppo di pompieri urbani del Gambarogno. Oggi le forze d’intervento si concentreranno all’interno dell’area ancora interessata dall’incendio per lo spegnimento dei focolai visibili e per la ricerca e bonifica dei punti caldi.