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Funivie Centovalli, garantire accessi e mobilità alle frazioni

L’ammodernamento delle infrastrutture richiederà una lunga interruzione del servizio.Il Municipio pianifica l’alternativa per tutta la durata dei lavori

8 febbraio 2022
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Funivie delle Centovalli, qualcosa si muove. L’ambizioso progetto di ammodernamento della Intragna-Pila-Costa e della Verdasio-Rasa (con la ricostruzione delle stazioni di partenza e arrivo), che richiederà un investimento superiore ai 10 milioni di franchi tutti a carico del Cantone, sta impegnando l’autorità municipale a fondo di questi tempi. I mesi scorrono veloci e la necessità di assicurare all’utenza (e al turismo escursionistico) due impianti via fune di prim’ordine destinati ad aumentare l’attrazione del territorio impone la precedenza nell’agenda dell’Amministrazione. Le risorse finanziarie sono state messe a disposizione, le scelte strategiche sono state fatte, ma dal momento che si procederà allo smontaggio delle cabine e dei tralicci bisognerà assicurare i collegamenti con le piccole frazioni, abitate, non raggiungibili con la viabilità.

Assicurare all’utenza l’accesso alle frazioni

Michele Turri, sindaco di Centovalli, fa il punto alla situazione: «La funivia Intragna-Pila-Costa − spiega − è stata posta fuori servizio e viene impiegata unicamente per il trasporto di materiale, una volta la settimana, il venerdì. Questo fino alla riapertura della casa di vacanza ‘Al Forno’, a Pila, prevista nel corso della primavera. A quel punto dovremmo essere pronti con una soluzione alternativa. Stiamo lavorando su più fronti. Col Cantone, ad esempio, valuteremo la possibilità di accrescere, provvisoriamente, il numero di posti auto nella frazione di Calezzo, da dove si snoda il sentiero che conduce in quota. Dobbiamo anche capire se sia possibile, laddove necessario, organizzare voli in elicottero per i residenti. Anche in questo caso, bisognerà pianificare quale piazza di decollo impiegare, gli eventuali posteggi a disposizione e i giorni dei voli». Il via ai lavori? «Auspichiamo il più presto possibile. La domanda di costruzione è al vaglio del Concordato intercantonale sulle funivie e sciovie (essendo il nostro un impianto piccolo, con capacità di carico di 8 persone, non soggiace alla concessione federale). Quest’ultima rilascerà al Cantone il suo preavviso alla licenza edilizia. Mi auguro sia tutto fattibile entro la fine dell’anno».

La proroga e la nomina del successore

Discorso un tantino diverso per la funivia Verdasio-Rasa, che come noto ha ottenuto, dal Cantone, una proroga di un anno per l’esercizio dell’impianto. Per il 2023, il Cantone procederà con un ulteriore approfondimento del dossier, dal momento che quest’ultima necessita di grossi interventi di manutenzione. «In questo caso la domanda di costruzione è quasi pronta. Resta qualche dettaglio tecnico da affinare, relativo in particolare alle cabine − prosegue Turri − Abbiamo fretta di avanzare con la pianificazione dei lavori perché a Rasa abitano diverse persone tutto l’anno e non possiamo lasciarle isolate lassù. Il nostro obiettivo sarebbe quello di poter avviare il grosso cantiere nella seconda metà dell’anno. Sperando non saltino fuori intoppi dell’ultima ora».
Un intoppo, ad onore del vero, l’ha creato, negli scorsi mesi, la partenza di Marco Piozzini , presidente dell’Ente autonomo Centovalli (EaCe), costituito dal Comune e incaricato, tra le altre cose, pure di gestire le due funivie in questione. Il legislativo sarà chiamato a designare il suo successore in occasione della prossima seduta (verosimilmente entro aprile verrà convocato un Consiglio comunale straordinario).

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