Dopo l’adesione al progetto da parte dei Comuni locarnesi, si inizia una raccolta fondi rivolta a società e privati
Passi avanti per il progetto di copertura della pista di ghiaccio della Siberia ad Ascona. Una costruzione che potrebbe sorgere già nel corso del 2023 e che costerà circa 2,2 milioni di franchi.
Recentemente il Borgo aveva chiesto ai Comuni del Locarnese una loro adesione di principio, con relativi sostegni finanziari. La risposta è stata positiva e quasi tutti hanno confermato l’interesse e la partecipazione alla spesa.
Ora è partita anche una raccolta fondi, rivolta ai privati, ai club, alle società sportive e ad altri enti. I dettagli sono sul sito www.lokalhelden.ch/it/siberia-ascona. A lanciare questa iniziativa sono stati tre sodalizi che fanno capo alla pista: il Club pattinaggio Ascona (Fabio Ferraro), il Curling club Ascona (Domenico Riccio) e l’Hockey club Ascona (Paolo Monotti).
A illustrarci i dettagli è Ferraro: «Dopo che era sfumata la proposta di una pista di ghiaccio coperta sul sedime ex caserma a Losone, abbiamo deciso di comune accordo di elaborare un nuovo progetto che ha visto la luce grazie alle conoscenze professionali dell’ingegner Domenico Riccio. Abbiamo valutato diverse soluzioni tecniche e optato per una copertura longitudinale ad arco, eseguita in legno». Per il preventivo sono state interpellate imprese specializzate e nel progetto è pure stato inserito un impianto fotovoltaico, con interessanti ricadute finanziarie ed ecologiche. È stato quindi allestito un “modello” in scala della nuova infrastruttura e il tutto è stato presentato al Municipio di Ascona il quale sarà committente e realizzatore dell’opera. «Le autorità comunali hanno mostrato molto interesse – prosegue Ferraro –. L’analisi approfondita di fattibilità e dei costi da parte dell’Ufficio tecnico comunale ha dato esiti positivi». Il passo successivo: la variante di Piano regolatore, già approvata e cresciuta in giudicato.
In seguito il Municipio ha chiesto la partecipazione alle spese ai Comuni della regione: «Molti di loro, consci della valenza regionale dell’opera, hanno confermato la volontà di contribuire finanziariamente alla realizzazione della copertura – afferma il sindaco Luca Pissoglio –. I contributi che giungeranno dalla ricerca fondi, aiuterà le autorità politiche a difendere il progetto verso le giuste istanze; significherà che anche la popolazione vede la necessità di questa copertura».
E lo stesso sindaco aggiunge: «Per quest’opera siamo partiti da lontano. Abbiamo sondato le autorità delle località locarnesi per sapere se ritenevano il progetto d’interesse regionale. In effetti per decenni Ascona ha investito milioni nella Siberia senza chiedere un franco. Basti pensare alla manutenzione ordinaria di 250-300mila franchi annui, agli investimenti per il ristorante e la tribuna... Il sondaggio ci ha permesso di capire se stavamo facendo qualcosa di utile mantenendo questa struttura. Il fatto che molti Comuni abbiano dato la loro adesione di principio ci rassicura, anche perché l’investimento totale per la copertura è sì di 2,2 milioni, e ne chiediamo 1,5, ma poi noi dobbiamo cambiare il motore di raffreddamento (quello attuale non è più idoneo secondo le direttive) e piallare la piastra; il tutto per altri 600mila franchi. Quindi è un investimento importante e il fatto che la popolazione partecipi a questa raccolta avrà un enorme peso sulle decisioni dei legislativi».
Per la copertura il costo sarà di 2,2 milioni di franchi: 1,5 milioni sarà assicurato dai Comuni; circa 300mila franchi dovrebbero giungere dal contributo Sport Toto e circa 50mila dal sussidio della Promozione energetica federale. La parte restante (attorno ai 300mila franchi) è attesa dagli sponsor privati. Uno di questi, la Banca Raiffeisen Losone Pedemonte Vallemaggia, ha già confermato un contributo di 100mila franchi. La raccolta fondi, avallata dal Comune (che la lancia anche sul sito www.ascona.ch), ha come obiettivo di raccogliere altri 200mila franchi circa in una novantina di giorni. «Questo progetto è di enorme importanza per lo sviluppo e la continuità degli sport del ghiaccio della nostra regione, che affondano le proprie radici molto lontano nel tempo – conclude Ferraro –. Oltre che a dare la possibilità a migliaia di ragazzi di poter praticare il proprio sport o semplicemente divertirsi sul ghiaccio in condizioni appropriate, è data l’opportunità a tutti, anche ai privati cittadini, di contribuire alla realizzazione di questa copertura, che significa anche realizzare i sogni dei nostri ragazzi».