Il Consiglio federale respinge la mozione del deputato Bruno Storni e chiede al Cantone di elaborare proposte da coordinare con i partner italiani
Il Consiglio federale non disdirà la Convenzione internazionale del 1992 che disciplina la navigazione sul Lago Maggiore e sul Lago di Lugano, come chiedeva una mozione presentata dalla deputazione ticinese con primo firmatario il consigliere nazionale Bruno Storni. Pur conoscendo “le difficoltà che sta affrontando la navigazione sul Lago Maggiore” e conscio che “la situazione può essere migliorata”, il Governo osserva che la navigazione turistica sul bacino del Lago Maggiore non è l’unica materia disciplinata dall’attuale Convenzione internazionale, il cui quadro normativo regolamentato è molto più ampio comprendendo anche sia la navigazione commerciale sia quella da diporto tanto sul Lago Maggiore quanto su quello di Lugano.
“Disdire la convenzione internazionale senza una chiara soluzione subentrante significherebbe lasciare entrambi i laghi senza prescrizioni di circolazione e di ammissione e creare un enorme vuoto giuridico, con pregiudizio per la certezza del diritto“ osservano da Berna. A risultarne compromesso, a titolo di esempio secondo il Consiglio federale, potrebbe essere il regolare servizio di navigazione sia sul Lago Maggiore sia sul Lago di Lugano. Secondo il Governo dunque, vanno cercate "soluzioni migliori”: in tal senso il Consiglio federale affida al Canton Ticino il compito di elaborare, in collaborazione con le imprese interessate e altri fornitori di servizi turistici, "proposte consolidate per la navigazione sul Lago Maggiore, che in un secondo momento potranno essere coordinate con i partner italiani nell’ambito della rispettiva Commissione mista”.
La reazione “non sorprende” Bruno Storni, poichè “sposa la reazione del CdS che aveva gettato acqua sul fuoco della lettera di protesta dell’ERSLVM del 5 novembre 2021 che chiedeva un intervento forte a Berna a la conseguente mozione che avevamo presentato il 30.11.21”.
La Confederazione, secondo Storni, non intervenendo presso i pari italiani "lascia al Cantone sbrogliare l’ingarbugliata matassa con il “Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili Gestione Governativa Navigazione Laghi Como Garda e Maggiore” (nomen est omen) che ci noleggia a caro prezzo alcune vetuste ed inquinanti navi (età media flotta navi Lago Maggiore oltre 60 anni)”. Mezzi chiaramente incompatibili, secondo il consigliere nazionale socialista, con un servizio di Trasporto Turistico e Pubblico da XXI secolo e lontanissimi dagli standard che i Trasporti Pubblici hanno adottato finalmente anche in Ticino. “Nella speranza che ora si attivi come richiesto il Cantone, vedremo di insistere anche a Berna perché la Confederazione non può chiamarsi fuori.... non possiamo lasciare il Lago Maggiore in questo stato di anarchia” conclude Storni.