Locarnese

Minusio, ‘recuperare i corsi d’acqua’ caduti nel dimenticatoio

La mozione di Massimo Mobiglia e Andrea Branca chiede un progetto generale per interventi generosamente finanziati dalla Confederazione

Le tratte ancora naturali sono quelle in blu (poca cosa)
(Immagine tratta dal sito della Confederazione)
26 gennaio 2022
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Terminare entro fine anno lo studio sugli spazi riservati alle acque, e su quella scorta “sviluppare un progetto generale per un periodo di 10-15 anni e procedere conseguentemente al recupero di tratti di corsi d’acqua con uno scadenziario (rivalorizzando un corso o un tratto importante ogni anno civile), sfruttando tutti i sussidi disponibili”.

Sono le richieste formulate con una mozione sulla valorizzazione dei corsi d’acqua a Minusio, presentata lunedì dai consiglieri comunali Massimo Mobiglia (Usi) e Andrea Branca (Uniti x Minusio). La mozione prende spunto dal fatto che “per soddisfare le esigenze di sfruttamento del suolo e di sicurezza idraulica, la crescente urbanizzazione degli ultimi decenni ha fatto in modo di considerare i corsi d’acqua come una porzione di territorio improduttivo, una fonte di pericolo, utili tutt’al più per lo smaltimento di rifiuti e acque di scarico”. Così lo spazio è stato progressivamente ridotto al minimo, “gli alvei arginati e consolidati con opere di ingegneria idraulica, i boschi di ripa eliminati e sostituiti da superfici gestite in maniera intensiva e invase da specie esotiche invasive”. Il risultato è che “attualmente i corsi d’acqua di Minusio non possono svolgere le loro funzioni naturali definite dalla legge: paesaggisticamente degradati e non valorizzati; ecologicamente compromessi o artificiali con valore molto basso per la biodiversità; assenza di vegetazione raffrescante e rigenerante per la popolazione”. Insomma, le tratte ancora naturali si limitano a poche centinaia di metri.

Ma oggi la visione dei corsi d’acqua è cambiata. La Confederazione mette a disposizione dei Cantoni dei fondi per sostenere i progetti di rivitalizzazione in modo importante, con importanti tassi di sussidio. Compito dei Comuni è avere un ruolo propositivo. Poi c’è l’Associazione dei professionisti delle acque che con il progetto “Città-Spugna” “si prefigge di creare aiuti e standard concreti all’interno delle aree urbane, per sostenere i Comuni e le città nella progettazione adattata al clima per il futuro, con misure di pianificazione urbana volte a contrastare gli eventi estremi legati al cambiamento climatico, non solo per le temperature estive, ma anche per lo smaltimento delle acque di pioggia, grazie all’assorbimento e immagazzinamento locale delle acque meteoriche, mentre si parla di ‘blue-green infrastructure’ identificando gli spazi verdi e gli elementi del reticolo idrologico che possono svolgere un ruolo nella gestione delle acque negli insediamenti in relazione ai cambiamenti climatici”. Viene anche specificato che il Comune ha già realizzato alcune tratte con tecniche di ingegneria naturalistiche, ma “senza una visione d’assieme o un progetto generale per una realizzazione a tappe”.

Scuola dell’infanzia, cucina da adeguare

Da Uniti x Minusio arriva poi un’altra mozione, con cui viene auspicato un credito per lo studio e l’ampliamento dell’attuale cucina alla Scuola dell’infanzia, “così da poter garantire in futuro la preparazione di pasti per tutte le sezioni e non da ultimo pure per tutti i servizi esterni che necessitano della preparazione di un pasto (mensa Scuola elementare e Scuola media, preasilo, servizi sociali ecc.)”. La richiesta parte dal futuro ampliamento della Scuola dell’infanzia per portare sotto un unico tetto le sue 7 sezioni, con lo spostamento delle 2 oggi esterne, che potrebbe a sua volta “liberare e creare quegli spazi necessari all’implementazione di servizi destinati all’infanzia che oggi faticano a trovare un avvio indipendente a causa di mancanza di spazi strutturati e idonei”. Pertanto, “è lecito chiedersi se l’attuale cucina in via Mezzaro risponda ancora alle necessità che la sede dovrà affrontare e/o che potrebbe aumentare se si imponesse un ampliamento dell’offerta”.

Infine, di “lingua facile” parla il gruppo Usi, prendendo spunto dall’analfabetismo di ritorno. La richiesta è creare una pagina di “lingua facile” sul sito internet del Comune che descriva il funzionamento delle istituzioni comunali; di “mettere a disposizione in occasione di votazioni federali, cantonali e comunali le istruzioni in ‘lingua facile’”; e di “tradurre in ‘lingua facile’ le informazioni più importanti sull’accesso ai vari servizi pubblici comunali”.