Locarnese

Giada’s Telling, con la musica alla ricerca dell’anima

Il progetto artistico e terapeutico di una 28enne locarnese: ‘La vera spiritualità è tornare a sé stessi, perché tutte le risposte le abbiamo già’

Giada Batelli, in arte Giada’s Telling
12 gennaio 2022
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«Non seguire questa o quella corrente, non chiedere conferme al di fuori, ritorna semplicemente alla saggezza che senti dentro di te. La vera spiritualità è tornare a sé stessi, è fare quello che siamo, perché tutte le risposte le abbiamo già. Bisogna tornare a legittimarsi per guarire tanti aspetti come il senso di colpa o la tendenza ad ingigantire i problemi».

Poi Giada Batelli, in arte Giada’s Telling, ti guarda, sorride, e lo dice: «So di non andare incontro all’apprezzamento di tutti, perché parlo a volte di cose un po’ scomode o considerate strane».

Ci sono invece buoni motivi per prenderla sul serio, questa 28enne locarnese dalla bella voce impostata, impiegata a Radio Ticino ma curiosamente non portata, dice, per il ruolo di speaker. Un buon motivo è la trasparenza di un messaggio intimo, che nel progetto artistico di Giada’s Telling (Giada racconta) si esprime in “Tu sabes”, brano pubblicato da inizio dicembre su YouTube con il video realizzato da Brace Beltempo e disponibile anche sui maggiori portali di musica. Nel contesto marittimo ligure e in una scenografia che genericamente potremmo definire “spirituale”, Giada canta il suo credo e lo traduce in questi termini: “Me sola so di cosa ho bisogno. Tu sabes significa spiritualità. Non chiedere, sai già. Solo ricorda di accompagnare il perdono per te stessa. Amare, avverrà”.

«“Tu sabes” è molto intima, l’ho scritta per me stessa. Il brano era pronto da diversi anni. Solo dopo è arrivato l’arrangiamento. Adesso io scrivo e loro arrangiano, ma ci sono anche testi scritti da Boris e uno che mi è stato elargito da un amico di Paul», dice Giada. “Loro” sono Boris Martinetti e Paul Robertson: i due arrangiatori; per la parte tecnica, lavora Romeo Pazzinetti, del BR Sound Studio.

Quello che sta dietro nomi, testi e brani è una constatazione fisica, quasi tecnica: «Tutto è energia e vibrazione. Le note le sentiamo anche con il corpo. Quello che ho intenzione di fare con la mia musica in questo progetto che definisco “Musica Medicina” è portare effetti benefici nell’ascoltatore, anche attraverso le parole». Parole declamate con dolcezza, che come le note, le vibrazioni, l’energia sembrano accarezzarti ascoltando il brano di Giada. «Diciamo che mi considero una… cantante da falò: do il meglio con il live e l’acustico, le sole modalità che emanano un’energia del tutto particolare. Appena sarà nuovamente possibile, punteremo molto su quello».

Musica Medicina, dunque, «poiché tramite l’espressione di me auspico di raggiungere quelle parti essenziali di ogni individuo, andando a vibrare (e curare) per mezzo di una compartecipazione edificante per il singolo e per la collettività».