Ocst, Comune di Verzasca e Fondazione stanno cercando un’intesa sul futuro della Casa San’Angelo, struttura ricettiva indispensabile al progetto
Futuro Centro polisportivo di Sonogno, qualcosa si muove. Il progetto, contemplato nel Masterplan aggregativo della Valle Verzasca, è rimasto in questi ultimi tempi provvisoriamente “congelato” per consentire, alla nuova Amministrazione del Comune unificato, di superare l’iniziale fase di rodaggio. A “riscaldarlo” ci hanno pensato l’Associazione Centri Ocst per l’infanzia (rappresentata da Marco Pellegrini, membro nonché segretario Ocst per il Sopraceneri), proprietaria dell’Ostello San’Angelo di Sonogno, l’Esecutivo locale e la fondazione Verzasca. Scopo di questi incontri tra le parti, quello di rilanciare il discorso per la realizzazione di questa importante infrastruttura d’accoglienza in alta valle.
La Colonia di Sonogno, ristrutturata negli anni Novanta, offre un centinaio di posti letto in camerate da 6 letti doppi (a castello) al primo piano. Tutte dispongono di bagno con la doccia. In aggiunta nella parte vecchia dell’immobile vi sono camere doppie senza servizi. Al pianterreno si trova grande refettorio con cucina industriale, dispensa, grande salone multiuso, magazzini e depositi vari. A disposizione di gruppi di giovani durante la bella stagione o per seminari, ha un potenziale di sfruttamento non indifferente. Ed è per questo motivo che a lei guarda con interesse l’autorità vallerana, convinta che possa rientrare, con i suoi servizi, quale elemento fondamentale di tutto il mosaico. In pratica l’acquisto della casa colonia Sant’Angelo dell’Ocst sarebbe indispensabile per garantire sostenibilità finanziaria al progetto che gira attorno alla pista (il quale contempla, tra l’altro, la copertura del ghiaccio, il rinnovo di spogliatoi e ristorante e di tutta la logistica, oltre alla realizzazione di un’area-palestra coperta o semi-coperta per garantire le attività sportive su tutto l’arco dell’anno). Il futuro Centro polisportivo, che dovrà essere attivo tutto l’anno, necessita quindi assolutamente di questa offerta.
Il problema di fondo è quello dei costi della compravendita. Le risorse dell’ente comunale non consentono investimenti di una certa portata e, per questa ragione, l’Ocst si è detta pronta a trovare una soluzione sostenibile. «Nei recenti incontri tra la Fondazione Verzasca, il Municipio e, per l’Ocst, Marco Pellegrini, Bruno Ongaro e Aldo Ragusa – spiega lo stesso Marco Pellegrini − abbiamo ribadito tutta la nostra disponibilità e il sostegno al progetto. È chiaro che le capacità finanziarie del Comune di Verzasca non sono tali da permettergli spese onerose. Ne siamo perfettamente consapevoli. Onde per cui siamo pronti a impegnaci per raggiungere un’intesa che può contemplare la vendita, l’affitto, passando per una gestione in proprio o condivisa; tutte le soluzioni (compresa l’opzione pubblico-privato) possono essere prese in considerazione. Assieme, ne sono convinto, riusciremo a raggiungere un accordo a favore del territorio. La nostra Associazione intende cambiare la modalità di gestione della Colonia di Sonogno già da quest’anno, a partire dalla ridefinizione degli scopi e la scelta di una strategia d’utilizzo. Il tutto allineandoci con quelli che sono gli indirizzi di sviluppo del Masterplan, il quale auspica un incremento dell’offerta ricettiva»− conclude Pellegrini.
«L’interesse per questo progetto è indubbio – aggiunge il sindaco Ivo Bordoli – Siamo alla ricerca di soluzioni che permettano di avere un turismo fatto di soggiorni prolungati e non di giornata. La Colonia Sant’Angelo oggi è poco sfruttata e l’obiettivo che ci siamo proposti è quello d’incrementare la permanenza di scuole, squadre, gruppi di appassionati di sport sull’arco di tutto l’anno, non solo in estate o nei mesi freddi invernali. In modo tale da poter rendere sostenibile il progetto del Centro polisportivo. A tal riguardo abbiamo a disposizione due perizie, una fatta allestire dal precedente Comune di Sonogno, una dall’Ocst. C’è da valutare se l’operazione si regge sulle proprie gambe o meno. Non possiamo infatti farci carico di disavanzi di gestione annuali. Per questo anche con l’aiuto del nuovo tecnico comunale, che vanta esperienza nel campo delle infrastrutture sportive, speriamo di avere, a breve, un parere specialistico vincolante. Dopodiché torneremo alla carica. Questo è un progetto faro del Masterplan della Verzasca e le sue ricadute saranno sicuramente interessanti per tutta l’economia vallerana, con la creazione di qualche posto di lavoro e d’indotti».