Ppd e Plr chiedono al Municipio di valutare la manovra già dal 2025. Obiettivo: incrementare le entrate fiscali
Introdurre dal 2025 un moltiplicatore d’imposta differenziato tra persone fisiche e giuridiche per attirare holding e società. Una manovra che secondo il Ppd e il Plr di Ascona va presa seriamente in considerazione. La richiesta al Municipio di studiare questa possibilità, che sarà attuabile dal primo gennaio del 2025, è stata formulata martedì sera, in occasione della discussione sui preventivi 2022 del borgo, durante la seduta del Consiglio comunale.
Per il Ppd è intervenuta la capogruppo Michela Pedroli: «Riteniamo che con lungimiranza vada valutata la concreta possibilità d’introdurre questa misura. I Comuni fra tre anni avranno la facoltà di modulare il prelievo fiscale. Le condizioni: il moltiplicatore comunale minimo non può scendere sotto il 40 per cento; tra i due moltiplicatori il divario massimo è di 20 punti. In altre parole se abbiamo il 75 per cento per le persone fisiche, potremo spingerci fino al 55 per cento per le persone giuridiche». La proposta, ha specificato Pedroli, «mira a intervenire sulle entrate derivanti dalle persone giuridiche che oggi pagano circa il quattro per cento del gettito comunale totale. Una fetta molto piccola, ma con un grande potenziale di crescita. L’idea è di approfittare della presenza di residenze secondarie, di buoni contribuenti e di globalisti per proporre loro l’opportunità di domiciliare ad Ascona le loro holding o le loro società di servizi, che farebbero affluire nelle nostre casse nuovo substrato fiscale, posti di lavoro qualificati e, di conseguenza, un indotto generalizzato senza creare particolari effetti negativi vista la natura di queste società».
La richiesta all’esecutivo: «Valutare la proposta cominciando a elaborare delle strategie con largo anticipo, visto che si tratterebbe d’inserire questa misura nel preventivo 2025. Gli spunti su cui lavorare: simulare il potenziale incremento di gettito fiscale, considerando tutte le possibili riduzioni del moltiplicatore per le persone giuridiche; valutare strategie promozionali per attirare queste società sia agendo sugli attuali residenti, sia facendo promozione attiva a livello cantonale, nazionale e internazionale».
Sulla stessa linea si è espresso anche Matteo Rampazzi, per il Plr. Dopo aver lodato gli sforzi del Municipio per stabilizzare le uscite, mantenendo tuttavia progettualità e investimenti e dopo aver sottolineato il peso della pandemia e dei contributi cantonali obbligatori sulle casse comunali, ha aderito alla proposta del Ppd, ma con qualche sfumatura: «Ascona ha una propria vocazione e strategia prevalentemente incentrata sull’aspetto residenziale. Ciò non di meno gli investimenti nella qualità di vita, nelle infrastrutture di prim’ordine, quali per esempio la fibra ottica, possono certamente attrarre anche alcune persone giuridiche. Secondo noi la possibilità di scindere, dal 2025, il moltiplicatore delle persone da quello delle persone giuridiche deve essere solo un tassello di una valutazione complessiva in termini di promozione di Ascona come Comune nel quale domiciliare persone giuridiche». Qualche perplessità resta ed è legata «alle dinamiche dei contributi di livellamento, all’alta percentuale di gettito delle persone fisiche e al modo in cui un eventuale abbassamento della pressione solo sulle persone giuridiche potrebbe essere interpretato». Tutti aspetti che vanno approfonditi.
Il sindaco Luca Pissoglio ha promesso che il Municipio valuterà la proposta: «Faremo gli esercizi necessari. Attualmente stiamo rendendo Ascona sempre più bella e attrattiva, pensando alle persone. Un lavoro che sta dando buoni frutti».
Il preventivo, con un disavanzo di circa 1,2 milioni di franchi, è stato approvato all’unanimità; il moltiplicatore d’imposta per l’anno venturo resta fisso al 75 per cento.
Nel corso della seduta i consiglieri hanno anche concesso diversi crediti al Municipio. Tra questi: 200mila franchi quale contributo alla Fondazione Monte Verità per il restauro delle facciate dell’albergo Monte Verità e 111mila per l’acquisto di un nuovo bus per l’Istituto scolastico. Un bus considerato caro dal Gruppo Lui: Giancarlo Vacchini ha chiesto che venga maggiormente promosso lo spostamento a piedi o in bici degli alunni. «Il bus è costoso perché lo abbiamo voluto completamente elettrico – ha spiegato il sindaco –. Serve per il tragitto casa-scuola degli allievi che abitano nelle aree più discoste. Per incentivare lo spostamento a piedi o in bici, saremo molto incisivi nella stesura del piano di mobilità lenta nel comparto delle scuole».
Dopo la mozione presentata da Camilla Naiaretti (Gruppo rosso verde + Fa) per l’ottenimento, da parte di Ascona, del certificato “Comune amico dei bambini” dell’Unicef, Pissoglio – in conclusione di serata – ha risposto a due interpellanze di Valerio Sala (Gruppo rosso verde + Fa). La prima sui costi presi a carico dal Comune per il concorso ippico Csi; la seconda sui lavori in Piazzale Torre. Il sindaco non le ha mandate a dire al consigliere comunale, che con le sue domande e con i ricorsi presentati «causa ore di lavoro all’amministrazione comunale e ritarda la realizzazione di opere importanti, anche per la sicurezza dei cittadini». In sostanza, comunque, le spese che l’ente locale sostiene per il Csi sono illustrate con trasparenza nelle tabelle dei conti comunali. Mentre i lavori a Piazzale Torre proseguono come da progetto approvato dal Consiglio comunale e come da licenza edilizia, senza maggiori costi previsti.