Locarnese

Futuro della Polizia comunale di Losone, riflessioni in corso

L’attuale collaborazione con Ascona è ritenuta ottima. Per il Municipio l’obiettivo è mantenere un Corpo strutturato

La sede del Corpo strutturato di Losone
(Ti-Press)
19 dicembre 2021
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L’entrata in vigore delle modifiche della Legge cantonale di polizia (LCPol) e i tempi per adeguarsi alle nuove disposizioni sono al centro di una riflessione in corso al Municipio di Losone. È quanto emerso giovedì sera, alla seduta di Consiglio comunale. Il capodicastero Sicurezza Fausto Fornera ha risposto alle domande dell’interpellanza presentata da Mario Tramèr, capogruppo Ppd. «In ambito cantonale, il gruppo di lavoro “Polizia ticinese” entro fine anno dovrebbe presentare un nuovo rapporto per quello che concerne il futuro delle Polizie comunali ticinesi – ha spiegato Fornera –. In un primo rapporto si era ventilata la possibilità di aumentare il numero minimo di agenti per un Corpo di polizia strutturato da cinque agenti più un responsabile a 15 più un responsabile. Negli ultimi due anni non si è più avuto nessun riscontro in merito a questo aumento. Pertanto escludiamo un’entrata in vigore immediata di nuove normative».

Tramèr ha posto pure una serie di quesiti sulle possibili varianti valutate finora dal Municipio e sul loro impatto. Con chi andrà Losone? Si unirà con Ascona? «La collaborazione con l’attuale Polo di Ascona è ottima – ha replicato il vicesindaco –. Ad oggi, secondo gli accordi convenzionati con il Comune vicino, noi abbiamo l’onere di garantire 18 turni mensili disagiati (di regola notturni). Un impegno che occupa regolarmente almeno due agenti della nostra Polcom. L’accordo è finalizzato a garantire alla Polizia Polo di Ascona di svolgere l’attività sulle 24 ore. Quale controprestazione da parte di Ascona, la Polizia Polo garantisce il servizio durante gli orari in cui non è presente sul territorio di Losone la Polizia strutturata. Tenuto conto degli scenari relativi a una modifica di Legge a breve termine, sono stati organizzati alcuni incontri con Ascona, durante i quali è stata confermata fin da subito da parte nostra la disponibilità a discutere a livello preliminare l’unificazione della Polizia Polo di Ascona con la Polizia strutturata di Losone e a valutare quali passi intraprendere nel caso in cui fosse necessario muoversi in questa direzione. Abbiamo comunque, sin da subito, condizionato l’eventuale unificazione a precise richieste. Obiettivo: mantenere una serie di servizi, di capacità decisionali e una presenza effettiva di agenti sul territorio. Durante le riunioni del 18 e 27 ottobre scorso intercorse tra i capidicastero e i comandanti delle polizie di Ascona e Losone, sono stati individuati e analizzati tre possibili distinti scenari, i quali sono poi stati sottoposti ai due esecutivi. Tutte le varianti prevedono la rinuncia alla Polizia Polo, con il conseguente scioglimento dell’attuale Regione 7, al fine di formare un’unica Regione per tutto il comprensorio del Locarnese». In concreto ecco cosa potrebbe succedere nei tre scenari: il mantenimento delle due Polizie strutturate indipendenti; o la formazione di una Polizia intercomunale di Ascona-Losone; o l’assorbimento della polizia di Losone da parte di Ascona. «Noi, dopo aver analizzato nel dettaglio le varianti, abbiamo deciso di optare per la prima – ha concluso Fornera –. Ovvero: mantenere le due attuali Polizie strutturate indipendenti. Riteniamo che questa variante sia quella che meglio preserva le competenze strategiche e decisionali dei rispettivi esecutivi, oltre a essere quella di più semplice e rapida attuazione. Siamo inoltre convinti che questa soluzione permetterebbe alle nostre Polizie comunali di concentrare le risorse nello svolgimento di compiti di prossimità sul proprio territorio. Ovviamente è stata nostra premura comunicare ad Ascona che nel momento in cui rinunceranno formalmente al loro Polo, saremo senz’altro a disposizione per ridiscutere un’eventuale convenzione tra i nostri Comuni, in modo da prevedere se necessario una nuova forma di collaborazione nella copertura degli orari minimi richiesti dalla futura partecipazione con Locarno. Analoga disponibilità al dialogo sarà prioritariamente rivolta al Municipio di Ascona qualora, in un futuro, dovesse concretizzarsi l’ipotesi di una modifica legislativa a livello cantonale che decreti l’innalzamento del numero minimo di agenti rispetto a quello attualmente previsto dalla LcPol per le Polizie comunali strutturate».