Il Consiglio comunale approva la spesa suppletoria, che si riduce con il sussidio cantonale. Ma avverte: ‘Non si ripeta nelle prossime grandi opere’
La spesa aggiuntiva di un milione e mezzo di franchi (su un preventivo iniziale di 21,6 milioni) per la casa anziani medicalizzata di Losone, che aprirà i battenti il prossimo mese di febbraio, ha superato giovedì sera lo scoglio del Consiglio comunale. Il voto su quello che in sala alcuni hanno definito “sorpasso”, è stato chiaro: 30 favorevoli, un contrario e un astenuto.
Dalle fila del Plr e del Ppd è comunque giunto un messaggio chiaro al Municipio. La vicenda, gestita dalla Fondazione Patrizia composta da Comune e Patriziato, sia da monito: non dovrà ripetersi per altri grandi progetti, primo fra tutti la realizzazione della futura casa comunale, che ha un costo previsto di 13,2 milioni di franchi. «Le spese aggiuntive non fanno piacere – ha commentato Gianluigi Daldoss per il Plr – ma in un’opera da 22milioni ci può stare; rientra nei margini di legge. Ma non ripetiamo questi errori in futuro».
Gli ha fatto eco Mario Tramèr per il Ppd: «Va bene l’inesperienza, ma come hanno fatto a dimenticarsi che una struttura simile va arredata e dotata di ogni elemento necessario a farla funzionare? Le motivazioni, francamente, lasciano perplessi. Tutto ciò sia da monito per chi si occuperà della nuova casa comunale. Speriamo di non trovarci di fronte a spiacevoli sorprese». Lo stesso Tramèr ha ricordato che ad addolcire la pillola è giunta la partecipazione del Cantone. Infatti, Bellinzona ha stanziato mezzo milione di franchi: al Comune ne restano da pagare 650mila e al Patriziato 350mila (già accordati dalla relativa assemblea).
Meno conciliante l’intervento di Michele Grünenfelder (Lega): «Ai vertici della Fondazione Patrizia vi sono persone di dichiarata esperienza pluriennale; ciò nonostante hanno “cannato” alla grande e ora chiedono ai cittadini di passare alla cassa. Il tutto senza lasciare il loro cadreghino. Stupisce che anche il Municipio non abbia chiesto le dimissioni ai suoi delegati. A mio avviso è una vergogna». Il sindaco Ivan Catarin ha ricordato che la struttura sta per aprire i battenti e che sono già al lavoro le persone che dirigeranno i vari settori. A febbraio arriveranno i primi ospiti e a maggio è prevista l’inaugurazione ufficiale.
Tra i temi affrontati nel corso della seduta anche il preventivo 2022 del Comune, che prospetta un disavanzo d’esercizio di 315mila franchi. Un preventivo che si inserisce nel solco della linea tracciata negli ultimi anni e che è stato approvato con voto unanime. Unico emendamento: il raddoppio (da 15 a 30mila franchi) del contributo al Centro formazione apprendisti dell’Agie, concesso con 15 voti contro 14. I favorevoli hanno posto l’accento sull’importanza d’investire sulla formazione dei giovani (negli ultimi anni il Centro è stato frequentato da 54 ragazzi losonesi e da 252 della regione); i contrari sul fatto che, nonostante l’istituto rappresenti un’eccellenza, non è mai giunta al Comune una richiesta ufficiale di aumentare il contributo.
Nel corso della discussione sono stati affrontati altri temi e tra questi le sorti dell’ex caserma. Il sindaco Catarin ha ricordato che, seguendo le indicazioni della sentenza del Tram, le attività esterne sono già cessate, mentre quelle svolte all’interno (Accademia Dimitri con attualmente 8-10 persone) dovranno terminare entro il prossimo 31 marzo. «Il ricorso al Tribunale federale è tuttora pendente e con il Cantone abbiamo già avuto un primo incontro per la pianificazione. Nei prossimi mesi ci saranno riunioni con le diverse parti. L’Accademia Dimitri ha comunque manifestato la volontà di rimanere a Losone e potrà essere uno dei contenuti principali della struttura. Magari affiancata dal “Base camp” del Festival del film, con contatti che superano i nostri confini e con possibilità di crescita non indifferente. Insomma, il tutto potrà trasformarsi in un polo culturale d’importanza nazionale».
Si è quindi passati alla futura casa comunale. Davide Fabbri (Lista della sinistra) ha segnalato che il trasloco provvisorio dell’amministrazione e della polizia durante i lavori costerà parecchio: 100mila franchi già nel 2022. Più altre centinaia di migliaia di franchi negli anni successivi. «Questa spesa – ha chiesto – non sarebbe potuta rientrare nel preventivo dei costi di realizzazione, essendo parte dell’investimento. Oppure sarà oggetto di un messaggio municipale specifico?». Ha risposto Catarin: «Prossimamente avremo un incontro col progettista per capire se questo costo possa rientrare nel credito di 13,2 milioni di franchi già votato, oppure se dovremo sottoporre al legislativo una richiesta specifica». Il sindaco ha spiegato che lo spostamento in uno stabile in zona ai Molini si è rivelato necessario. Nella vecchia casa comunale, durante il cantiere, resteranno i server e l’archivio. Vi si terranno anche le sedute di Municipio e del Consiglio comunale.
Da segnalare, in conclusione, che il legislativo ha concesso all’unanimità alcuni crediti: 1,36 milioni di franchi per la nuova ciclopista Ponte Maggia-Centro scolastico; 620mila per posteggi e gestione traffico in via dei Pioppi; e 875mila per lavori stradali e canalizzazioni in Caraa Servetta.