Locarnese

‘Azioni Kursaal, si proceda’. Ma occhio alla questione Casinò

Rischi minori dei benefici: la Gestione di Locarno favorevole all’acquisto delle quote dell’Otlmv da parte della Città, per diventare maggiore azionista

Il Teatro di Locarno, con Casinò annesso
30 novembre 2021
|

Sì all’acquisto delle azioni della Kursaal Locarno Sa attualmente detenute dall’ente turistico benché sussistano dei rischi. Ma questi sarebbero, nella peggiore delle ipotesi, minori rispetto ai vantaggi. È quanto emerge dal rapporto unico della Commissione della gestione (relatori Orlando Bianchetti e Luca Renzetti) sul messaggio con cui la Città chiede di investire 3 milioni di franchi per impossessarsi delle 2’309 azioni detenute dall’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli (Otlmv) per rilevarla nel ruolo di maggiore azionista, con l’83,03% del capitale.

Il primo distinguo va fatto in relazione alla cifra d’investimento: i 3 milioni potrebbero anche diventare 2 “a dipendenza dei rapporti con la Casinò Locarno Sa”, scrive la Gestione. Infatti, i primi 2 milioni verrebbero corrisposti in 4 rate da mezzo milione, mentre il terzo verrebbe risparmiato unicamente se la Casinò non ottenesse il rinnovo della concessione ad operare come casa da gioco (fine 2024) o decidesse di traslocare, orientandosi su altri lidi.

‘Per agire più liberamente’

Non è estraneo a questa ipotesi l’intricato tenore degli attuali rapporti fra la Kursaal e la Casinò. A causa di un marcato calo dell’utile netto (calo variabile tra il 15 e il 30%) la società della casa da gioco ha come noto deciso unilateralmente di dimezzarsi l’affitto (da 1 milione a mezzo milione di franchi all’anno) e di erodere, fino ad azzerarli, i contributi versati alle Fondazioni Turismo Lago Maggiore e Cultura nel Locarnese, la quale sostiene in particolare il Teatro di Locarno, gestito da un trentennio dall’Associazione Amici del Teatro. A proposito delle vertenze in atto riguardo a questi tagli e alla stessa permanenza di una casa da gioco nel complesso di Largo Zorzi, l’obiettivo della Città è diventare interlocutore “pressoché unico sia nei confronti di eventuali attori esterni, sia nei confronti degli attuali inquilini”, ricorda la Gestione. E come inquilini si intendono appunto la Casinò per casa da gioco e ristorante, e gli Amici del Teatro per quanto riguarda la gestione della sala teatrale e l’allestimento della stagione. Con la Casinò, in particolare, Locarno potrebbe “sedersi al tavolo di discussione in una posizione diversa da quella attuale”, acquisendo “la facoltà di agire più liberamente per cercare una soluzione a lungo termine in relazione a tutti gli elementi coinvolti, sia dal punto di vista strategico, sia da quello finanziario”.

Ma non solo. Diventando azionista di maggioranza, conviene la Gestione, la Città potrebbe “pianificare in maniera più libera e a lungo termine il futuro dell’edificio di proprietà della Kursaal e, di riflesso, la gestione urbanistica dell’intera area”. In questo senso, Largo Zorzi è nel cuore della riqualifica degli spazi pubblici del centro urbano, che avverrà con la realizzazione del progetto “Nouvelle Belle Époque”, riguardante il vasto territorio compreso fra il Debarcadero e la Rotonda di piazza Castello. Va aggiunto che l’acquisizione delle azioni Kursaal rientra nella più ampia strategia attuata nel contesto delle partecipazioni comunali (leggi Sopracenerina e Porto regionale).

Dal punto di vista prettamente economico, sottolinea poi la Commissione della gestione, “l’aumento del numero di azioni avrebbe quale conseguenza diretta il proporzionale aumento del dividendo versato in suo favore dalla Kursaal Locarno Sa”; parliamo di una cifra leggermente superiore agli 80mila franchi all’anno. A questo proposito la Gestione “ha chiesto al Municipio alcune rassicurazioni sulla solidità della società e sulle prospettive di sviluppo futuro”, anche considerando la vertenza della riduzione unilaterale dell’affitto da parte della Casinò. La Città ha garantito che intende “trovare una soluzione a beneficio di tutti gli attori coinvolti, che possa assicurare un ritorno finanziario positivo” per la Kursaal e di riflesso per il Comune.

Uno stabile da risanare

C’è poi il discorso riguardante la necessità di intervenire sull’edificio del Teatro, visto che “ad oggi l’immobile, sia per cause strutturali, sia per lo stato degli impianti, non risponde più agli standard costruttivi richiesti”. Gli scenari possibili oscillano dal restauro alla “sostituzione completa” della struttura. “La valutazione della strada da seguire dovrà considerare una serie di elementi – nota la Gestione –, non da ultimo gli importanti investimenti che la Città dovrà considerare nel prossimo futuro, e dipenderà anche dalle intenzioni degli attuali inquilini”. A breve termine bisognerà comunque metterci mano con opere di risanamento imprescindibili, quantificate in circa 700mila franchi, dopo i 750mila franchi già spesi dagli azionisti Kursaal, tanto da lasciare la Sa “senza i mezzi finanziari necessari per procedere con gli investimenti di cui sopra senza un intervento esterno o l’impiego di utili futuri, riducendo il dividendo per gli azionisti”.

In conclusione del suo rapporto favorevole all’acquisto delle azioni, la Gestione mette l’accento su due aspetti: il primo è la permanenza della Casinò, considerata “finanziariamente fondamentale” per la Kursaal, sulla quale un’eventuale partenza del segmento dell’azzardo “peserebbe come un macigno”. Ma un addio pare comunque improbabile. Il secondo aspetto è legato all’importanza strategica dell’edificio Kursaal per Locarno, che è “di valore incalcolabile, non solo per il suo posizionamento, ma anche per la presenza del Teatro di Locarno”, parte importantissima dell’offerta culturale della Città. Teatro che però “non è più strutturato in modo moderno e purtroppo presenta delle difficoltà in dimensioni e capienza, diventando di conseguenza un teatro ridotto e di nicchia”. Il monito commissionale è che bisognerà “coltivare le sinergie, già auspicate dal Municipio, con il Palacinema, il Palexpo e il GranRex”. Perciò, “alla luce degli obiettivi finanziari, strategici e di sviluppo”, è bene che le azioni dell’Otlmv finiscano nel carniere del Comune.