Già una querela nei confronti del 20enne domiciliato a Widnau (San Gallo), prima del provvedimento restrittivo emanato dal pretore
Emerge una denuncia penale sporta dalla ragazza nei confronti dell’ex compagno, fra i fatti che hanno preceduto la drammatica aggressione armata di giovedì sera in via Vallemaggia a Solduno. La 22enne l’aveva presentata per il reato di vie di fatto (articolo 126 del Codice penale). Successivamente, era stato emesso dal pretore un provvedimento restrittivo in base al quale il giovane, nato nel gennaio del 2001 e domiciliato a Widnau (San Gallo), non poteva più avvicinarsi alla ragazza. Stando alle informazioni raccolte dalla “Regione”, la denuncia sarebbe stata sporta ancora nel corso di quest’anno. Il giovane risulta comunque incensurato.
Intanto, per fortuna, un raggio di luce in questa nerissima storia giunge via social dal letto d’ospedale cui è costretta la vittima della brutale aggressione: “L’unica cosa che conta è che mi sono aggrappata alla vita con tutte le forze che mi rimanevano e grazie a dio posso dire di essere ancora viva”. È un passaggio della “storia” che la 22enne ha postato sul suo profilo Instagram. Si tratta di un messaggio fatto soprattutto di gratitudine verso chi in questi giorni di sofferenza le è stato vicino con messaggi, richieste di informazioni e omaggi, anche floreali. “Siccome siete in tanto ad avermi scritto, faccio questa storia perché è importante per me ringraziare tutti coloro che mi hanno scritto anche solo un piccolo messaggio di sostegno, tutti quelli che mi hanno pensata, tutti quelli che mi hanno lasciato qualcosa in questi giorni di dolore insopportabile e impossibile da spiegare verbalmente”, scrive.
Secondo la sua stessa testimonianza pubblicata sul social, la ragazza, colpita all’addome, ha dovuto subire ben tre interventi chirurgici. Ora si dice come “miracolata”, anche se “psicologicamente distrutta”. Il quadro clinico, aggiunge, è stabile, mentre le sue condizioni fisiche restano costantemente monitorate. Il “selfie” scattato sul letto d’ospedale vale del resto più di mille parole: il bel volto della giovane appare provato, ma trasmette la determinazione di voler guardare avanti, al di là degli inevitabili, pesantissimi strascichi della vicenda.