Inaugurata ufficialmente domenica la residenza voluta dal locale Consiglio parrocchiale. Dopo un decennio e non senza qualche ostacolo, ora è realtà
Una domenica di festa per la comunità cattolica di Cavigliano, quella appena trascorsa. Vuoi per la festa patronale, vuoi per l’inaugurazione, ufficiale, della nuova palazzina battezzata “Residenza San Vincenzo”, edificata dal Consiglio parrocchiale nella campagna a valle della ferrovia. Un immobile di tre piani, con appartamenti a pigione moderata a favore di giovani, coppie e persone anziane che ha richiesto un importante investimento finanziario all’ente (superiore all’1,6 milioni di franchi). Lo ha ricordato, durante la breve parte ufficiale che ha preceduto il rinfresco (con la benedizione da parte del parroco, Don Sutor Ceslaw), Adriano Mazzier, membro del Consiglio parrocchiale di Cavigliano, sottolineando l’impegno profuso sull’arco di un decennio per arrivare alla tanto sospirata inaugurazione. «L’intenso lavoro di ricerca di soluzioni ai numerosi ostacoli incontrati durante il percorso, come pure nelle diverse fasi preliminari e, da ultimo, la costruzione vera e propria hanno impegnato notevolmente tutti i membri del Consiglio parrocchiale, sempre guidati da “perle di saggezza” ed esperienza di lungo corso del presidente Aurelio Monotti».
Nata dalla matita dell’architetto Diego Generelli, dello Studio Moro e associati, la palazzina è dotata di un impianto fotovoltaico che a pieno regime eroga poco meno di 4’000 Kwh all’anno: «È stata nostra premura considerare anche questo aspetto poiché il Comune aderisce al progetto città dell’energia e ci è sembrato opportuno avere un occhio di riguardo anche su questo tema». Dopo i ringraziamenti di rito (un grazie è andato pure a Marco Rieder, della RiGi Sagl di Tegna, che in poco tempo ha trovato gli inquilini) e il saluto del sindaco, Fabrizio Garbani Nerini, i presenti hanno avuto la possibilità di visitare la costruzione. Il rinfresco ha chiuso i festeggiamenti.