Il Vespa Club Locarno festeggia il giubileo con un raduno di due giorni (18 e 19 settembre) che avrà il suo fulcro al Palacinema
Angelo Ciaramella ha tre Vespe; bene ma non benissimo, visto che meglio di lui fanno diversi appassionati del Vespa Club Locarno cui appartiene, fra cui suo padre, il quale oltre a collezionarle le sa riparare con l'amore che un meccanico comune mai potrebbe metterci. Tre Vespe, comunque, il cui valore monetario è infinitamente inferiore rispetto a quello affettivo, storico e culturale. «La Vespa – dice Ciaramella junior – è ovviamente molto di più rispetto a un mezzo di trasporto: è rilancio economico post-bellico, autentico mito nazionale italiano, ma anche mezzo di comunicazione e di aggregazione. Su questi binari (o meglio dire strade) si sviluppa il nostro Vespa Club: la condivisione di un credo».
Una condivisione che nei raduni trova terreno fertile e compimento. Il prossimo, previsto per il 18 e il 19 settembre a Locarno, servirà in primo luogo per sottolineare i 70 anni (2020) più uno dell'esistenza del Vespa Club cittadino – la denominazione ufficiale è “70+1 anni di passione” – ma anche per far conoscere la nostra regione a chi proviene da fuori, nel segno della Beneamata. «I pre-iscritti che hanno scritto ad info@vespaclublocarno.ch sono già oltre un'ottantina – si rallegra Ciaramella –, e arriveranno in città dal resto della Svizzera e dall'Italia (molti dal Vco). Uno, un amico vespista che definirei impenitente (come noi tutti, del resto) partirà addirittura da Bologna e, all'avventura, sarà qui il 18 per unirsi al gruppo, forzatamente limitato a un massimo di 200 persone». Gruppo che il sabato pomeriggio, dalle 18, confluirà al Palacinema, dove sarà possibile procedere alle nuove iscrizioni e dove sono previsti un aperitivo, una cena in comune e dell'intrattenimento a seguire.
«La parte se vogliamo pubblica del raduno si terrà però domenica, quando come da tradizione le Vespe circoleranno sulle strade della regione in una sorta di gioiosa parata dimostrativa – aggiunge Ciaramella, che da due anni e mezzo lavora all'organizzazione della due giorni unitamente a un comitato interno composto anche da Jacques Nicolet e Floriano Mazzucchi –. La comitiva partirà da Locarno e, passando in passerella per Piazza Grande, raggiungerà Tenero, salirà alle Mondacce, tornerà a Locarno, proseguirà verso le Terre di Pedemonte, si dirigerà a Golino, Arcegno e Ronco s/Ascona (dove ci sarà un aperitivo) e tornerà infine a Locarno, nel grande parcheggio che per l'occasione verrà allestito all'interno della rotonda di Piazza Castello». Dopo il pranzo d'ordinanza è prevista una sorta di parte ufficiale, con le premiazioni a chi si è distinto nel grande ambito della divulgazione della Vespa e del suo mondo.
«Ho voluto fortemente che il raduno si svolgesse a Locarno perché sullo stesso sedime del Palacinema, quando ancora c'erano le Scuole comunali, nel luglio del 1970 (50+1 anni fa) si era tenuto l'EuroVespa (oggi Vespa World Days), con oltre 500 partecipanti. La nostra città vuole quindi tornare a essere un simbolo e un punto di riferimento per gli appassionati svizzeri e della vicina Italia», dice Ciaramella. Localmente, gli affiliati al Vespa Club locarnese sono una sessantina; l'obiettivo è rimpinguare il lotto per rendere ancora più importante il ruolo di un club che è addirittura fra i più longevi al mondo.
Vespa Club Locarno che ha anche un sito (www.vespaclublocarno.ch), con il quale il sodalizio si racconta e fornisce decisamente molti argomenti ai vespisti “privati” per affiliarsi alla congrega ed entrare in famiglia.