La pioggia (più del Covid) ha tenuto lontano gli spettatori. Mai un'edizione così bagnata
Il calo del pubblico è stato superiore alle più pessimistiche previsioni. È il bilancio della diciannovesima edizione del Vallemaggia Magic Blues, che si è svolta a cavallo tra lo scorso luglio e agosto. “Un’edizione – secondo gli organizzatori – bagnata come non mai. Otto serate su dieci sono state rovinate dal maltempo che, assieme al Coronavirus, non ha invogliato i fan a salire in valle, nonostante il cartellone fosse caratterizzato da nomi di richiamo”.
Ora, conti alla mano, il comitato e il “Producing team” si siederanno insieme a un tavolo per decidere come portare avanti il festival. “La rassegna non può non continuare a infiammare la Vallemaggia anche nei prossimi anni o decenni”, affermano i promotori. A ogni modo, l’entusiasmo degli organizzatori, la voglia di riprendere a frequentare eventi live e l'alto livello delle proposte musicali “non sono bastati a convogliare in Vallemaggia la folla che il Magic Blues avrebbe meritato, il che ha lasciato una sensazione in chiaro-scuro e un comprensibile scoramento”.
Come da tradizione, l’apertura del festival si è tenuta a Brontallo, che è però stata preceduta da una giornata di pioggia e grandine con temperature autunnali. Per gli organizzatori si è trattato di “un segno premonitore delle difficoltà per la meteo che la kermesse avrebbe poi incontrato”. Gli appuntamenti seguenti si sono svolti tra Cevio e Gordevio culminando con una ‘Guitars Night’ a conclusione dell'edizione.
Il Vallemaggia Music Blues – ‘The smallest big blues festival in Switzerland’ – è un evento promosso dall’omonima associazione con il sostegno dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli, del Cantone con Swisslos, dei Comuni della valle e dei numerosi sponsor.