Il cantiere ha provocato lunghe colonne. Ma da oggi niente più semafori e operai in attività nelle ore notturne
La realizzazione del nuovo marciapiede ciclopedonale tra Quartino e Magadino sta creando qualche grattacapo. In particolare la gestione della viabilità tramite semaforo genera lunghe colonne di veicoli, soprattutto in queste settimane estive di grande afflusso turistico. Una situazione critica sulla quale il Comune di Gambarogno si è espresso, scrivendo una lettera al Dipartimento del territorio (Dt): la strada e i lavori, infatti, sono di competenza cantonale.
Una missiva accompagnata dalla richiesta di soluzioni per snellire la viabilità. Richiesta che si è incrociata con la decisione, già presa dallo stesso Dt, di apportare modifiche, proprio per evitare imbottigliamenti in entrata e in uscita dal Gambarogno. Così, probabilmente già da oggi, i semafori verranno tolti. Sarà posata una pavimentazione provvisoria e il cantiere sarà gestito prevalentemente con lavori notturni. Ovviamente se ciò sarà possibile. In caso contrario, le opere edili saranno rinviate a settembre.
Sulla strada in questione, lo ricordiamo, durante l’anno transitano in media circa 10mila veicoli al giorno (in estate, ovviamente, sono molti di più). Il nastro d’asfalto non ha un marciapiede e quindi il Cantone, alcuni anni fa, ha deciso di realizzare una pista ciclopedonale. Obiettivo: rendere più sicuro il tratto per gli utenti più fragili e favorire l’accessibilità con mobilità lenta al Centro sportivo regionale, alla zona delle Bolle e alla Stazione Ffs di Quartino. Il tracciato in costruzione sul lato lago/Bolle sarà lungo circa 1,2 chilometri e largo 2,5 metri. Sono previsti allargamenti della strada e, dove necessario, la costruzione di una pista sporgente su basi di cemento. La durata totale dei lavori è stimata in circa 18 mesi e i costi preventivati ammontano a 5,6 milioni di franchi.