La valle è isolata a causa del crollo di un ponte e di franamenti. All'aeroporto di Locarno, l'hangar è distrutto. Piante sradicate ai Lidi di Tenero e Locarno
La pioggia e i forti temporali tornano a colpire ancora – e in particolare – la valle del Locarnese. Stavolta è il turno della Valle Bavona dove, le copiose precipitazioni, hanno causato diverse frane. Una prima massa di fango, sassi, legno e ghiaia è caduta stamattina ed è andata a depositarsi sulla strada che collega le terre di Sonlerto a San Carlo, ultimo paese della vallata e stazione montana della funivia che porta a Robiei. Nel corso della giornata di oggi, altri due smottamenti sono stati registrati nella regione. Uno ancora a San Carlo, dove una porzione di strada è stata letteralmente spazzata via dai massi e dall’acqua. L’altra frana invece ha colpito le vie di comunicazione di Mondada, villaggio situato ad inizio valle.
Sul posto, a coordinare i lavori di rimozione del materiale, l'Ufficio tecnico del Comune di Cevio, gli addetti dell’Ofima e la Forestale.
Data la situazione, si è deciso di chiudere completamente la strada che porta alla Valle Bavona. Per scongiurare ogni rischio sul posto è stato deciso di agevolare il rientro dei turisti di giornata e di avvisare i proprietari di abitazioni secondarie dei pericoli generati dai corsi d'acqua. L'operazione ha interessato una decina di persone, turisti confederati per lo più. Restando nel Comune capoluogo della Vallemaggia, a Bignasco nel pomeriggio si è verificato un dissesto, causato dall’acqua, nei pressi di una abitazione, mentre a Cavergno è fuoriuscito un riale lungo la strada che porta alle case Ofima. Particolarmente colpito anche tutto il Piano di Magadino e le strutture aeroportuali.
Una frana di fango e detriti blocca la strada fra San Carlo e Sonlerto (foto laRegione)
L'Hangar 1 dell'aeroporto di Locarno-Magadino è stato investito da una tromba d'aria che l'ha scoperchiato, le folate violente di vento hanno demolito parte del tetto e la grande porta scorrevole d'accesso, scaraventata all'interno e caduta su alcuni velivoli. I danni sono ingenti. Si parla di diversi milioni di franchi.
L'hangar dell'aeroporto di Locarno-Magadino
La mattinata è stata finora impegnativa sul fronte del maltempo per i Civici pompieri di Locarno e i loro omologhi dei Comuni del Piano di Magadino, intervenuti in forze dalle rispettive caserme. Il temporale con raffiche di vento abbattutosi in queste ore ha provocato la caduta di un gran numero di alberi lungo le strade. Soprattutto nei Comuni di Gordola e Tenero, dove è giunta notizia di una pianta abbattutasi su un bus dell' Autopostale, fortunatamente senza causare feriti. Alberi e rami sono crollati anche all'interno del Campeggio Riarena; da informazioni in nostro possesso sembra che le raffiche di vento abbiano generato danni anche all'Aeroporto cantonale. A farne le spese alcuni velivoli posteggiati sul tarmac, finiti sottosopra.
Sulla sponda locarnese del lago, in zona Lido, sono stati segnalati alberi sradicati; la copertura della terrazza del Lido di Tenero è stata distrutta dalla caduta di un albero. A Ronco s/Ascona poco prima delle 15 uno smottamento ha seppellito alcune auto posteggiate di fronte alla casa comunale. Nessuno è rimasto ferito ma i danni ai veicoli sono ingenti. Si sta lavorando per rimuovere i mezzi. La Società Elettrica Sopracenerina ha reso noto che, a causa delle condizioni meteorologiche avverse, si registrano in particolare guasti sulle linee primarie 16 kV in diverse zone del comprensorio. Attualmente la rete elettrica è fuori servizio nel Gambarogno (monti di Vairano, monti di Piazzogna e monti di Fosano) e in Valle Verzasca (da Brione Verzasca a Sonogno).