Completato il collaudo dell'alpin bob della località turistica, inaugurazione il weekend del 3-4 luglio. Costi lievitati, sicurezza aggiornata ai nuovi standard
Slittovia di Bosco Gurin, l'attesa è finita! Nel fine settimana del 3-4 luglio, i primi intrepidi potranno lanciarsi lungo la rotaia- serpentone e godersi qualche minuto di divertimento a bordo degli speciali bob. Se per il taglio del nastro ufficiale occorrerà attendere il mese di settembre, rende noto il proprietario degli impianti di risalita della destinazione walser, Giovanni Frapolli, per famiglie e turisti questa attrattiva outdoor sarà invece già agibile dal mese prossimo e per tutta l'estate. Dal Ristorante Rossboda, raggiungibile comodamente con la seggiovia o a piedi, si sfreccia attraverso i prati panoramici su un percorso di diverse centinaia di metri a curve, dossi e paraboliche. Lo si può affrontare a tutto gas e farsi sballottare dai repentini cambi o tranquillamente (i sistemi di frenata automatica assicurano la perfetta aderenza). Al termine del tracciato, l'impianto ti riporta automaticamente e comodamente al punto di partenza. «Dopo il collaudo, in questi giorni ci concentreremo sulla formazione del personale. Dopodiché dovremo posare una recinzione attorno al tracciato per impedire che del bestiame entri nel circuito. Poi, finalmente, saremo pronti» – commenta – «Mi auguro che questo investimento porti i risultati sperati. L'interesse suppongo ci sia. Solo il tempo potrà dirlo. Una prima valutazione potremo farla a fine estate. Ma ricordo che questa è una slittovia pensata e aperta sulle 4 stagioni (quindi anche in presenza di neve), unica in Ticino. Per il sottoscritto, dopo tutte le polemiche che hanno accompagnato questo cantiere, è una bella soddisfazione vederlo ultimato. Mi spiace se a qualcuno, ora, farà venire il mal di pancia...».
Quel non meglio precisato “qualcuno” si riferisce a coloro che, in questi ultimi anni, non hanno lesinato critiche all'indirizzo degli investimenti del responsabile della Centri Montani: «Ammetto che è stata una gestazione tribolata. Abbiamo accumulato parecchio ritardo a causa del covid e i costi sono saliti vertiginosamente. Siamo passati dall'1,7 milioni a preventivo ai 2,3 milioni di franchi circa. Tuttavia vediamoci anche l'aspetto positivo: in questi ultimi anni a livello di sicurezza dell'impiantistica sono stati apportati molteplici correttivi proprio per accrescerla. Si sono adattate le norme a quelle che sono le severe disposizioni europee in materia. Questo ci ha permesso di apportare le necessarie modifiche e di dotare la slittovia di tecnologie di ultima generazione. Un aspetto, quello della sicurezza, sicuramente da non trascurare».
Bassa e poco impattante, la pista dell'alpin bob di Bosco Gurin risponde al bisogno di servizi integrati che sviluppino più tipi di turismo. «Quando ci sono idee e progettazioni valide, occorre osare e trovare le risorse – osserva l'ingegnere bellinzonese – Saluto perciò con piacere la notizia di un progetto di zipline nelle vicine Centovalli. Anche loro avranno da metterci tanto impegno per superare tavoli di permessi e progetti, a volte un po' scoraggianti. Simili impianti avranno ricadute positive sull'intera economia della montagna. Sono nuovi elementi dell’offerta turistica che potranno essere apprezzati da tutti, adulti e bambini, residenti e ospiti». E a una zipline si punta, come noto, da qualche tempo, anche nella località della Rovana. Prima che la nota assemblea patriziale di aprile scombussolasse i piani del suo promotore: «Abbiamo la licenza, a settembre inizieremo i lavori» - conclude telegraficamente. Tanto per essere chiari: lui non molla.