Iniziativa alla scoperta del territorio tramite una specifica applicazione per il cellulare
Sarà capitato a tutti, almeno una volta nella propria vita, di trovarsi davanti a un edificio, un monumento o un luogo e di soffermarsi a chiedersi: “Quando, per chi o per che cosa è stato costruito?”, oppure “Quale sarà la sua storia?”. Capita al forestiero che visita un paese a lui sconosciuto, ma capita anche a chi vive sul posto e che, davanti a quell’edificio, monumento o luogo, ci passa – distratto e frettoloso – tutti i giorni.
Il Comune di Cevio ha deciso di soddisfare la curiosità di queste persone e, a partire da fine marzo, le risposte alle domande si troveranno tutte sul cellulare.
Nasce “Cevio”, l'applicazione che ha come scopo quello di coinvolgere la popolazione residente e i turisti che desiderano scoprire o conoscere qualcosa in più del territorio. Attraverso pochi e semplici clic, è possibile infatti scovare e avere maggiori dettagli riguardo i beni culturali del Comune di Cevio, così come anche i luoghi di svago e incontro.
Niente opuscoli, volantini o cataloghi quindi, ma un semplice QR Code presente nei siti d'interesse, da scansionare con il telefonino per leggere tutte le informazioni riguardo, ad esempio, il pretorio, il torchio di Boschetto, la trappola del lupo a Bignasco, Villa Inselmini a Cavergno oppure il nucleo medievale della Prèsa a San Carlo, e altri ancora.
Scoprire e Riscoprirsi. Sono queste le due parole attorno alle quali ruota il progetto portato avanti dal Municipio del capoluogo valmaggese. «Con questa applicazione vogliamo portare un valore aggiunto al nostro Comune – spiega la vicesindaca Elena Fenini –. Desideriamo soprattutto far conoscere, un poco alla volta, i numerosi e preziosi beni culturali. Basti pensare che sul nostro territorio (suddiviso nei quartieri di Cevio, Bignasco, Cavergno e Valle Bavona) ci sono circa mille opere e beni culturali catalogati. Con il prezioso aiuto dello storico Flavio Zappa e della sua collaboratrice Sonia Fornera, abbiamo creato diverse schede brevi e sintetiche per ogni attrazione. Al momento ne abbiamo realizzate circa una cinquantina già consultabili».
Scoprire la storia di ciò che ci circonda, di ciò che è stato e riscoprirci, in un'epoca in cui la pandemia ha scandito e dettato i tempi delle nostre vite. E così, in queste pause forzate possiamo uscire, stare all’aria fresca e godere di ciò che qualcuno, giunto prima di noi, ci ha lasciato. «Crediamo, come esecutivo, che sia importante coinvolgere il maggior numero possibile di utenti – prosegue l'intervistata –. Stimolare la loro curiosità e far sì che apprezzino i valori del passato, come l'umiltà e la semplicità. Valori questi che ci possono aiutare ad affrontare il futuro, in particolar modo durante questi periodi d'insicurezze e restrizioni. Vorremmo dare un motivo in più per fermarsi un attimo nella natura e poter toccare con mano tutto quanto è stato fatto e costruito in momenti sicuramente più duri e difficili dei nostri. Vedere cosa si è riusciti a fare con pochi mezzi a disposizione, ma con tanto ingegno e rispetto.».
L’applicazione “Cevio” non vive solo di svago e cultura, vuole pure avvicinare i cittadini al Comune. Attivando la funzionalità di notifica si ottengono in tempo reale informazioni su disposizioni, avvisi, chiusure e altro ancora. L'obiettivo è quello di creare un filo diretto fra Comune e cittadino, sfruttando le nuove tecnologie: «L’idea è anche quella di avvicinare la popolazione più giovane; per farlo abbiamo pensato di utilizzare il linguaggio e i canali che le nuove generazioni privilegiano. I ragazzi e le ragazze oggi non vengono più all'albo, ma usano i social, quindi perché non muoverci anche noi in questo senso?». Tramite l’app è possibile restare aggiornati su tutti gli eventi in programma non solo nel Comune, ma più in generale nell'intera Vallemaggia. Il Comune dispone dei seguenti canali informativi: albo comunale, sito www.cevio.ch, app Cevio e www.facebook.com/comune.cevio.
Per rendere il tutto ancora più divertente e interessante, il Comune ha deciso di organizzare una piccola caccia al tesoro, da fare in compagnia, in famiglia, oppure anche per le scolaresche e altri gruppi d'interesse. «Dopo aver scaricato l'app (Google o Apple), nella sezione “tesoro” si trovano tutte le istruzioni per poter partecipare. Sfogliando le pagine culturali dell’applicazione si trovano le risposte alle varie domande. E al termine della caccia al tesoro verrà fornito un codice e il luogo per ritirare il premio per i primi 50 partecipanti», conclude Fenini. Sui premi in palio vige per ora il massimo riserbo...