Locarno, nel rapporto di Nicola Pini tutti gli “atout” dell'investimento di 960mila franchi proposto dal Municipio
Un “sì” convinto è stato espresso dalla Gestione del Consiglio comunale di Locarno alla richiesta di un credito di 960mila franchi per l’introduzione della Zona 30 nel Quartiere Rusca-Saleggi. Il rapporto è di Nicola Pini.
Obiettivo degli interventi, secondo il Municipio, è “offrire una maggiore sicurezza per la mobilità lenta (pedonale e ciclabile) e migliorare la vivibilità del comparto”. Per la Gestione, tali interventi sono necessari a maggior ragione considerando “la presenza di situazioni conflittuali e pericolose (diversi gli incidenti anche con feriti gravi) e dalla velocità elevata con cui molti transitano”. Quello proposto dall'esecutivo e sottoscritto dai commissari è considerato “un investimento importante a favore di cittadini e territorio, specie in un quartiere molto denso e popoloso, con molte scuole di ogni livello (nido, infanzia, elementare, media, liceo e scuola professionale), diversi punti di attrazione (Centro balneare, Palexpo, Falconeria, commerci, clinica) e molto frequentato per passeggiate”.
L’introduzione della Zona 30, si legge nel rapporto, “permette di migliorare non solo la sicurezza nel quartiere – eliminando i punti di criticità, mettendo in sicurezza i percorsi pedonali e moderando dove necessario la velocità dei veicoli – ma anche la vivibilità dello stesso, rafforzandone l’attrattiva per l’insediamento di famiglie, così come peraltro più volte auspicato dalla stessa commissione”. Per altro, l'attrattività andrà migliorata, “‘con le altre misure di mobilità – in particolare sulla permeabilità ciclabile e i miglioramenti di Via Varesi e Via Balestra – previsti nei vari Programmi di agglomerato e ancora da implementare”. In questo senso l'invito al Municipio è ad “attivarsi non solo per la realizzazione di queste misure, ma anche per il miglioramento, qualitativo ma anche quantitativo, delle fermate del trasporto pubblico nel quartiere Rusca-Saleggi – e in generale della sua copertura in termini di capillarità e frequenza, anche a seguito dell’avvenuto potenziamento”.
Un altro auspicio commissionale è che “tutte le opere siano oggetto di ulteriori e attente verifiche durante l’allestimento del progetto esecutivo e in fase di realizzazione, con l’intento se del caso di individuare parti d’opera non necessarie per ridurre costi e tempi di esecuzione”.