L’edificio storico nel nucleo di Prato verrà comprato dal Cantone per essere restaurato. Previsto l'inserimento di contenuti culturali e turistici
Uno dei più significativi palazzi nobiliari che caratterizzano il nucleo di Prato. Così si presenta Casa Berna, il cui prestigioso valore risiede nei contenuti architettonici e storici, e nella presenza della biblioteca raccolta e aperta al pubblico (clero locale e notabili) dal canonico Giovanni Giulio Gerolamo Berna (1717-1804). Questa, composta dagli armadi originali e dai libri che sono stati catalogati e sottoposti a interventi di conservazione, è stata trasferita nel 2008 in uno stabile a Fusio per evitarne il degrado. Casa Berna attualmente non è abitata e si trova in precarie condizioni di conservazione, per tale motivo il Dipartimento del territorio, l’Ufficio dei beni culturali in collaborazione con il Patriziato di Prato Valle Maggia e il Comune di Lavizzara hanno deciso di avviare un progetto di valorizzazione dell’edificio. Questo prevede l’acquisto della Casa da parte del Cantone, il suo restauro conservativo, la ricollocazione della biblioteca e l’apertura al pubblico con l’inserimento di contenuti culturali, didattici e turistici. La gestione dopo il restauro sarà assicurata dal Patriziato e dal Comune. Questi due enti sottoporranno ai rispettivi legislativi la convenzione per l’approvazione. Il Consiglio comunale ne discuterà durante la seduta convocata il prossimo 15 marzo. Per la valle Lavizzara Casa Berna e la sua biblioteca hanno rappresentato, dal 1762, un centro culturale d’eccellenza, accanto al polo politico (Pretorio cinquecentesco di Sornico) e al polo religioso (chiesa matrice di San Martino a Sornico). L’edificio è segnalato per la sua importanza all’interno del nucleo anche nell’Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere (Isos). Per il Cantone Ticino si tratta di un unicum degno di essere valorizzato.