Nell'ultimo numero de ‘La Voce’ si parla anche di suddivisioni territoriali con i vicini di Centovalli e Pedemonte
Chiamatele, se volete, curiosità storico-geografiche. A sapere: per quale ragione il Comune delle Terre di Pedemonte si estende ben oltre l'imbocco della valle Onsernone, fino ad abbracciare il territorio di Cresmino? Per quale motivo, sul versante opposto della vallata, nell'oviga, il confine che separa le Centovalli dall'Onsernone è “abbondantemente” in territorio onsernonese? Perché, più a monte, alle pendici del Pizzo Ruscada, seppure sul versante onsernonese, troviamo dei fondi di proprietà di Centovalli? E che dire dei Bagni di Craveggia, di proprietà del Comune vigezzino? Le risposte a queste domande sono riportate sull'ultimo numero de “LaVoce Onsernonese”, il periodico della locale Pro, inviato agli abbonati in queste settimane. Marco Garbani, nell'articolo d'apertura del semestrale, ripercorre con doviziosa cura gli antefatti storici alla base degli accordi che hanno portato all'attuale suddivisione territoriale.
Tra i numerosi contributi del foglio della Pro troviamo anche un bilancio della stagione del Museo e del Mulino di Loco, un servizio sul restauro della cappella votiva Jelmorini, sulla Via delle Vose; un primo bilancio, a 9 mesi dall'insediamento, di Elia Gamboni, alla guida dell'Antenna Ers-Cop; un ricordo del collega Erminio Ferrari, giornalista “a cavallo della frontiera”, scomparso in un incidente di montagna lo scorso 14 ottobre e quello di Noris Remonda, persona conosciuta e apprezzata dentro e fuori valle per il suo impegno a favore del prossimo, in particolare con l'ATTE. Remonda che è stata per anni collaboratrice del foglio valligiano e molto impegnata in svariati ambiti sociali.